Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam...
Open House Torino 2019, i numeri del suo successo (e primo su Instagram!)
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Sono passati 10 giorni da Open House
Torino e sono arrivati i numeri, che sono belli e importanti, come lo
sono stati nelle precedenti edizioni (non dimentichiamo che Torino ha
avuto il miglior esordio di sempre di tutta la rete mondiale del
format, con 111 spazi aperti e oltre 15mila visitatori, nel 2017,
solo due anni fa!). Quest'anno, il primo anno della app, con i
visitatori che hanno dovuto registrarsi prima delle visite, in modo
da utilizzare il codice QR, ci sono state oltre 25mila persone che
hanno partecipato a Open House Torino, per un totale di oltre 60mila
visite (ergo, ogni visitatore ha fatto in media almeno un paio di
visite e anche questa è cosa bella!).
Considerando che gli orari
delle visite non sono stati uguali in tutti gli spazi aperti (chi ha
aperto solo sabato, chi ha preferito le mezze giornate, chi ha tenuto
aperto per tutto il weekend, ecc ecc), l'architettura
contemporanea appassiona i torinesi: Nuvola Lavazza, con 1956
visitatori, 25 Verde con 1685 e Bernini2 con 1569 sono stati i tre
posti più visitati della terza edizione (e alle loro spalle ancora
architettura contemporanea con i 1555 che sono saliti sul grattacielo
Intesa Sanpaolo e i 1348 che hanno scoperto i lofts di EDIT). Belle e
interessanti queste indicazioni, che parlano di un pubblico aperto e
pronto a scoprire la "nuova" architettura cittadina.
Open
House Torino 2019 ha avuto successo anche nei social: su Facebook ha
superato i 9mila followers, ma è Instagram, giustamente, il social
della sua affermazione anche internazionale. Attualmente l'account di OHT è il primo
in Italia e quinto in Europa per numero di followers, oltre 4.800; in
soli due giorni, 2000 foto sono state taggate con l'hashtag
#openhousetorino.
Il video di Open House Torino, che riassume l'edizione 2019
Il successo è stato notevole anche sui media
(e, collaborando all'ufficio stampa, ne sono particolarmente felice).
Non solo i quotidiani cittadini hanno dato largo spazio alla
manifestazione, conla Repubblica media partner, la copertina di
Torino Sette e i numerosi servizi che Corriere della Sera e La Stampa
hanno pubblicato, ma anche Torino Storia, che durante tutto l'anno ha
dedicato un articolo a uno degli spazi aperti da Open House Torino, i
blog torinesi, che hanno segnalato la manifestazione, il web
specializzato in architettura, lapartnership con Elle Decor, fino
alla presenza del presidente di Open House Torino Luca Ballarini
negli studi di TGR Piemonte per presentare il weekend d'architettura.
Una manifestazione che ha ormai conquistato i media cittadini,
consapevoli delle sue potenzialità (grazie a tutti!), e che adesso
ha davanti nuove sfide: conquistare l'attenzione nazionale e, perché
no?, internazionale. In conferenza stampa, Luca Ballarini ha detto che
vorrebbe che Open House Torino diventasse il più importante evento
d'architettura d'Italia e che Torino ha tutti i numeri per riuscirci.
L'architettura in grado di richiamare i turisti (ha già iniziato a
farlo) e di affascinare anche all'estero. Bello, no?
Ho creduto in Open House Torino sin dalla prima edizione, tanto che appena ne ho avuto notizia (due persone me ne hanno parlato in meno di 24 ore all'inizio di maggio 2017), ho contattato Cristiana e Laura di Comunicharch per chiedere se avevano bisogno di collaboratori. Dall'interno dell'organizzazione, pur defilata, posso dire che non c'è successo senza una bella squadra di persone appassionate e Open House Torino ce l'ha. Non sarebbe lo stesso senza Chiara, Alessandra, Marco, Giulia, i due Luca, Cristiana, Laura, Agnese e tutti gli altri, la cosa che ho sempre amato è che se ci sono problemi non si cercano colpevoli, ma soluzioni. A loro e agli oltre 400 volontari, il grazie di un successo tutto torinese.
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