FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Premio alla Creatività al giardino torinese di Lineeverdi, al Festival di Chaumont

Un bel successo torinese al Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont-sur-Loire, in Francia: il giardino Tutte le Strelizie vanno in Paradiso, progettato dallo studio Lineeverdi, ha ottenuto il Prix de la création, avendo già la soddisfazione di essere l'unico progetto italiano selezionato in questa edizione. La motivazione riconosce "la grande efficacia visuale e concettuale, al tempo stesso innovativa e straordinariamente verde". Esultano le agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Bruno Otella, che hanno realizzato il giardino con la collaborazione della collega Francesca Cosmai.

Lineeverdi Premiato a Chaumont Lineeverdi Premiato a Chaumont

un progetto in cui abbiamo messo tutte noi stesse, sia nel disegno che nella ricerca dei materiali. Abbiamo cercato di sviluppare il tema di quest'anno, Giardini del Paradiso, pensando a come tutti immaginiamo il Paradiso, lavorando con passione alla scelta delle piante. Ci abbiamo creduto tantissimo e il fatto che una giuria di 21 persone ci abbia premiato all'unanimità, considerandolo il più coerente e innovativo di quest'anno, ci riempie d'orgoglio, non ci sono parole" dice Stefania Naretto. Che aggiunge la cosa che ha amato di più, tornando a Chaumont: "Vedere come le persone vivono il nostro giardino è stato bellissimo. Noi abbiamo voluto immaginarlo con gli occhi di un bambino: che cosa è il Paradiso se non camminare tra le nuvole e fluttuare? Per questo i percorsi riproducono il cielo, come se si camminasse sulle nuvole. E vedere i bambini che entrano nel giardino e istintivamente cominciano ad aprire le braccia come se volassero, è stato bello. Anche perché poi li imitano i papà, un giardino che abbiamo pensato esattamente come lo stanno vivendo ed è una cosa che ci è piaciuta moltissimo".

Tutte le Strelitzias vanno in Paradiso Tutte le Strelitzias vanno in Paradiso

Sentivano che sarebbero arrivati premi importanti? Chiara Bruno Otella risponde con un nì, perché un po' di scaramanzia c'è sempre: "Quella mattina siamo andate in giardino per controllare che tutto fosse a posto, è arrivata la giuria e ci siamo allontanate perché, giustamente, non potevano visitare il giardino in nostra presenza. Poco dopo, la direttrice ha pubblicato la foto della giuria nel nostro giardino, cosa che ci è molto piaciuta e ci ha fatto pensare chissà, magari. Poi, durante la cerimonia di premiazione, la direttrice ha detto che il Prix a la Création era stato assegnato all'unanimità a un gruppo internazionale e di nuovo noi a pensare, chissà, magari. Quando hanno annunciato il nostro Premio noi ci siamo commosse, siamo salite a ritirarlo emozionatissime con gli occhi lucidi, c'erano le nostre famiglie. È stato fantastico".

Lineeverdi Premiato a Chaumont Lineeverdi Premiato a Chaumont

Tutte le Strelizie vanno in Paradiso porta la firma di Lineeverdi con Francesca Cosmai, ma, le paesaggiste vincitrici ci tengono, è il risultato di un lavoro di squadra, con Artegiardini, che lo ha realizzato materialmente, ToBe resine, che ha fornito il pavimento dei sentieri, e Carlo Galfione, l'artista torinese che ha dipinto a mano il cielo e le nuvole.

Se andate a vedere i Castelli della Loira, approfittando degli eventi per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, passate per Chaumont e non perdetevi questo giardino torinese, probabilmente il primo progetto italiano ad aver vinto un premio al Festival di Chaumont (da Lineeverdi non si sbilanciano, ma a memoria pare che sia così). L'edizione 2019 del Festival sarà aperta fino al 3 novembre, poi i giardini verranno smontati per fare posto ai progetti del 2020. Le paesaggiste piemontesi non hanno intenzione di perdere il loro giardino e sognano di portarlo a Torino. Non troppo lontano dal loro studio, dove le nuvole e il paradiso sono di casa (no, per scaramanzia non posso dirvi il posto, ma magari potete immaginarlo). E chissà che anche questo sogno non diventi realtà!


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