Nella Torino che si
rinnova sempre e
che dà nuova vita ai suoi edifici, c'è anche l'esperimento in corso
in collina (la consegna degli appartamenti è prevista per l'
estate 2020). Il
Borgo Hermada, progettato dal torinese
+studioarchitetti, dà vita contemporanea a edifici storici e a ville costruite ex novo, trovando
materiali ed elementi unificanti; i
32 appartamenti ricavati offrono il vantaggio di una vita urbana a due passi dal verde della collina,
tra piazza Hermada e
piazza Toselli, appena sopra corso Quintino Sella.
Gli edifici sono
tre:
Villa Angelica, il
Convento e le
Ville; la loro posizione permette di disegnare un bel giardino interno.
Villa Angelica è la
costruzione più antica, risale al XVIII secolo
e la sua ristrutturazione, che ha rispettato i volumi e l'aspetto originari, ha dotato la facciata verso il
giardino di
nuovi balconi, inseriti in una nuova griglia di aspetto leggero.
Il
Convento presenta un intervento molto più incisivo:
dell'
antico edificio novecentesco è stato conservato praticamente
solo il volume. La nuova facciata è caratterizzata da un
ampio
basamento in laterizi, con lesene di diverse dimensioni; al di sopra le aperture
hanno
una grande verticalità, che risponde ai
ritmi orizzontali del
rivestimento. Sui lati corti,
ampli e profondi balconi con parete in
legno sono quasi un avviso delle terrazze sul lato giardino; queste sono definite
da una struttura in acciaio, con schermature in listelli orizzontali,
che permettono l'
ombreggiamento adeguato. Il
basamento in
laterizio della facciata è un elemento unificante del complesso,
lasciato il Convento, infatti, prosegue fino a disegnare
l'ingresso
al Borgo e
la base delle due nuove ville. Queste ultime sono il vero tocco
contemporaneo, essendo l'
unica costruzione ex novo: sono alte due
piani e contengono in tutto quattro appartamenti; i due al piano
terreno hanno un
giardino sul lato interno.
Il complesso
dà protagonismo ai laterizi, diventati elemento di unione, in grado di raccontare una storia lunga diversi secoli (lo si legge bene anche nel giardino). Anche i
balconi del lato interno sono una sorta di
dialogo tra edifici di epoche diverse, non solo elemento d'architettura, ma anche un invito a un nuovo modo di abitare, più consapevole delle viste sui dintorni e della vita all'aperto. L'architettura
contemporanea entra con forza
in un'area storica torinese, che si è
sempre distinta per uno stile di vita a metà strada tra
la città, ai suoi piedi, e la collina, con i suoi tempi più lenti,
le passeggiate nei boschi e la freschezza della natura.
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