L'autunno imminente porta con sé anche
le prime grandi mostre da non perdere della nuova stagione.
Tra
settembre e ottobre, ecco le prime da segnare in agenda:
GAM:
Paolo Icaro
Dal 20 settembre, la GAM rende omaggio a
Paolo Icaro,
con una mostra antologica che racconta gli ultimi 55 anni del suo
lavoro, dal 1964 al 2019, con una cinquantina di opere, alcune delle
quali realizzate appositamente per l'occasione.
"L'esposizione propone una rilettura dell'opera di Icaro che
intende mostrare la continuità e l'evoluzione del suo pensiero
poetico attraverso i decenni - la sua cifra più propria, la costante
riflessione dell'artista che incessantemente rilegge lo spazio e la
scultura alla luce di un principio trascendente per il quale la vita
delle forme coincide con il senso del divenire, dove il mondo
sensibile è illuminato dalla forza vitale del tutto, dove nulla è
visto nella luce asettica e atemporale del pensiero, ma tutto nasce
nel fluire del tempo, tutto viene alla luce del mondo impastato
d'universale e d'umano. È una mostra in cui il percorso tende a
compiersi e riavviarsi su se stesso" anticipa la GAM nel suo
sito web.
Museo Ettore Fico: da Von Gloeden a Warhol e il
Brasile
Il Museo di via Cigna riapre la sua stagione il
25
settembre, portando per la prima volta a Torino alcune opere della
collezione di Ernesto Esposito, "stilista di fama
internazionale, ha collezionato, e continua a farlo tuttora!,
importanti opere dei più grandi artisti contemporanei spaziando
dalla fotografia all'installazione, dalla pittura al video fino a
opere monumentali, con una grande poliedricità e intuito
anticipatore". Una collezione vastissima, che ha permesso di
organizzare la mostra
Me two (che gioca per assonanza con l'hashtag
#MeToo, con cui tante donne hanno rivelato gli abusi subiti),
articolata in
Some people, con "un ampio percorso che
rappresenta e analizza la storia della fotografia da Von Gloeden ai
giorni nostri, da un punto preciso di rottura degli schemi sociali,
sessuali e di identità di genere", e
Brasil!, che aprirà il 30
ottobre per offrire un "focus sulle ultime generazioni di
artisti brasiliani, che hanno segnato una svolta e delineato, nel
panorama internazionale, nuove vie e nuovi percorsi, ponendosi come
una vera e propria scuola e corrente".
Museo Accorsi: omaggio
a Vittorio Corcos
Dal 3 ottobre,
Vittorio Corcos, maestro del
ritratto femminile dell'Ottocento, è protagonista di una mostra che
sarà aperta fino al 16 febbraio. "Il percorso espositivo è
così suddiviso:
Sguardi, dedicato alle intense espressioni delle
donne della Belle Époque; In posa nell'atelier dove i protagonisti
sono personalità del tempo come lo scrittore Jack La Bolina (Augusto
Vittorio Vecchi), il macchiaiolo Francesco Gioli o la moglie del
pittore Adolfo Belimbau;
Aria di Parigi con lo splendido
Le
istitutrici ai Campi Elisi del 1892; Nel salotto della “gentile
ignota” dove incontriamo il poeta Giosuè Carducci, il compositore
e direttore d'orchestra Pietro Mascagni e il pittore Silvestro Lega;
Luce mediterranea con
La lettura sul mare del 1910 circa e
Veduta di
Pracchia del 1905; infine
Eterno femminino con le opere iconiche di
Corcos, tra cui
Sogni del 1896 e i ritratti della cantante lirica
Lina Cavalieri del 1903 o di Maria Josè S.A.R. principessa di
Piemonte del 1931" anticipano dal Museo.
Pinacoteca
Agnelli: Hokusai e il Giappone che cambia
Hokusai Hiroshige Hasui.
Viaggio nel Giappone che cambia è il titolo di una delle mostre che più mi incuriosiscono, alla
Pinacoteca Agnelli
dal 19 ottobre, per raccontare, attraverso
100 silografie di tre maestri, Katsushika Hokusai, Utagawa Hiroshige
e Kawase Hasui, "un viaggio nei luoghi più suggestivi del
Giappone, reali e immaginari, raccontando il mondo artistico di un
paese che tra fine Ottocento e inizio Novecento subisce un'enorme
trasformazione sotto l'influenza dell'Occidente alla scoperta di come
il mondo fluttuante, reso noto dai primi due maestri, scivoli dentro
una società che aspira ai canoni artistici europei, e non solo, di
cui Hasui è testimone. Hokusai e Hiroshige, spiega ancora il
comunicato stampa, "contribuirono a rivoluzionare il linguaggio
pittorico della Parigi di fine Ottocento"; gli spettatori
potranno poi vedere "l'evoluzione di quelle immagini del Mondo
Fluttuante traslate in epoca moderna, attraverso l'abilità, la
nostalgia e la tecnica innovativa di Hasui, per la prima volta in un
confronto diretto con le opere più importanti dei pittori classici
della tradizione giapponese"
Nuovo allestimento al Museo
dell'Auto
Non è una mostra, ma è lo stesso un appuntamento da
non perdere: il Museo dell'Automobile cambia l'allestimento
permanente e si presenta al pubblico con un nuovo volto.
Dal 25
settembre!
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