I Duchi delle Alpi è un bel progetto
europeo, finanziato dall'
Unione Europea nell'ambito del programma di
cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia
ALCOTRA. Mi ha
sempre affascinato il titolo, che
sintetizza il senso transalpino del
Ducato dei Savoia, e mi piace l'obiettivo, ovvero la
costruzione di
un itinerario turistico tra la Savoia e il Piemonte, attraverso le capacità d'attrazione di alcuni
luoghi emblematici, tre in particolare, l'
Abbazia di Hautecombe, in
Francia, dove riposano i primi Conti e Duchi di Casa Savoia e gli ultimi sovrani d'Italia, Umberto II e
Maria José, il
Castello della Manta e il
Castello di Racconigi, in
provincia di Cuneo.
A questo scopo i tre complessi sono stati
protagonisti di
restauri e riqualificazioni: la facciata dell'Abbazia
di Hautecombe, il Bagno di Carlo Alberto del Castello di Racconigi,
la Galleria delle Grottesche nel Castello della Manta. Restauri che
invitano alla
riscoperta dei monumenti e alla realizzazione di
itinerari turistici tra Italia e Francia, sulle tracce della dinastia
che ha governato
per quasi un millennio le Alpi occidentali. Basta
dirlo per pensare quanto sia
straordinaria l'eredità storica,
artistica e culturale lasciata dai Savoia nei loro territori (e
Chambéry e Hautecombe sono sempre lì, nella mia lista dei posti da
vedere!).
Nei pressi di Saluzzo, il
Castello della Manta ha
origini
medievali ed è
patrimonio del FAI dagli anni 80. Risultato di
successive aggiunte e ristrutturazioni, a lungo in rovina, sta
conoscendo n
uova vita in questi ultimi anni grazie al
restauro dei
suoi famosi cicli pittorici, il più importante dei quali è
conservato nel salone baronale. È
uno dei posti piemontesi di
maggior suggestione e fascino ed è uno dei luoghi in cui
l'incontro
del Piemonte con i Duchi arrivati da Oltralpe è più comprensibile.
Il
restauro della Galleria delle Grottesche ha permesso non solo il
recupero di un ambiente in forte stato di degrado, ma anche un
approfondimento della storia del castello, con rilievi
architettonici, ricerche storiche e verifiche, che hanno portato alla
riscoperta di elementi rimasti nascosti per secoli e riportati alla
luce grazie a
I Duchi delle Alpi.
A raccontare il restauro, il
comunicato stampa del FAI: "L'intervento ha riguardato
principalmente
le pareti della Galleria ed in particolare è
consistito nella
riapertura delle finestre – tamponate in tempi
recenti - che si affacciano sulla corte interna; sulle pareti si è
lavorato per riportare alla luce
un'eccezionale decorazione a trompe
l'oeuil, coeva a quella della volta, che è stata interamente
restaurata. Un lavoro straordinario è stato fatto sulla
pavimentazione in stucco dipinto ad affresco – una tecnica molto
rara e raffinata – che ha permesso di ritrovare il
disegno a finte
tarsie marmoree di cromie differenti, ormai quasi invisibili a causa
del forte degrado. Un percorso lungo e difficile nel quale la
Soprintendenza per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per le
province di Alessandria, Asti e Cuneo è sempre stata al fianco del
FAI con un ruolo di grande stimolo, collaborazione e propositività".
Il Castello della Manta è
aperto tutti i giorni dalle ore 10
alle 18,
tranne il martedì, che è chiuso,
fino all'8 dicembre 2019;
il
biglietto costa 9 euro,
gratuito per i soci del FAI, ma ci sono
pacchetti molto utili per le famiglie. Una delle
mete da non perdere,
in questi tiepidi giorni d'autunno, per scoprire i cicli
pittorici, la Galleria delle Grottesche restaurata e gli straordinari Duchi delle Alpi
che ci hanno lasciato tanta bellezza in eredità.
Tutte le info sul
Castello su
www.fondoambiente.it.
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