Nel grandioso
Salone degli Svizzeri di
Palazzo Reale, che è oggi la prima sala del percorso di visita dei
Musei Reali, punto di snodo tra il Palazzo, la Cappella della Sindone
e la Galleria Sabauda, inizierà nei prossimi giorni il
restauro del Caminetto
Monumentale. È uno degli elementi che
attirano immediatamente
l'attenzione, appena entrati, insieme all'
asse visuale della successione delle sale del Palazzo (poi, se non è la prima volta che visitate i Musei Reali, sapete che non bisogna perdere il grande
quadro sulla Battaglia di San
Quintino e la vista sulla
deliziosa Scala delle Forbici).
"Il
Caminetto Monumentale risale alla
prima fase decorativa del Palazzo,
ed è databile al 1661 con
marmi policromi e putti laterali. Sulla
sommità spiccano
tre busti di Imperatori Romani e all'interno del
camino è presente una
lastra con stemma sabaudo e
alari
ottocenteschi in ferro battuto" spiega il comunicato stampa
"Dopo l’analisi preparatoria e di preconsolidamento
cautelativo, si passerà alla
pulitura, al lavaggio, cui seguiranno
incollaggio dei frammenti e stuccatura,
consolidamento e applicazione
di un protettivo finale. Tutte le fasi del restauro saranno
d
ocumentate e visionabili tramite una webcam che seguirà in diretta
l’avanzamento dei lavori". Il termine dei lavori è
previsto
per febbraio 2020.
A occuparsi del restauro, la società
piemontese
Nicola Restauri. I lavori sono
finanziati dal Gruppo
Palazzetti, leader nella produzione di caminetti e stufe, che nelle
sue
sponsorizzazioni culturali si sta dedicando, giustamente, al
restauro di camini; nel 2007
quattro camini a Palazzo Ducale, a
Venezia, adesso il Caminetto Monumentale del Palazzo Reale, "un
gioiello che rinasce in una fusione fra
comuni sensibilità
artistiche, con tecniche che coniugano metodologia artigianale e
innovazione, nella
consapevolezza che passato e futuro non possano
esistere l'uno senza l'altro" spiega l'azienda nel suo
comunicato. " Vorremmo sentirci in qualche modo
custodi, per
proteggere e sostenere le opere più importanti del territorio
italiano, collaborando con le amministrazioni nella
salvaguardia di
questi monumenti che coinvolgono profondamente
la competenza e il
cuore della nostra azienda. Questo nuovo progetto ci riempie di
entusiasmo e sempre di più ci fa credere nella
necessità di
contribuire a custodire il passato per dar bellezza al futuro"
ha commentato l'amministratore delegato
Chiara Palazzetti. Che dire?
Grazie al Gruppo Palazzetti e a tutte le aziende che hanno questa
sensibilità per il patrimonio artistico italiano e contribuiscono
alla sua conservazione.
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