Mi impressiona sempre pensare che ci
siano generazioni che
non abbiano mai visto il Muro di Berlino e non
abbiano idea di cosa abbiano significato la percezione di due
Europe o
il mistero dell'"altra Europa", sconosciuta e a
tratti pericolosa (canzoni pop come
Le ragazze dell'Est di Claudio
Baglioni e persino
Dall'altra parte dei Pooh, danno un'idea di
quanto fossimo
vicini e sconosciuti e quanto fosse sorprendente
scoprire che erano come noi e che anche
"dall'altra parte del
Muro" sognavano le stesse cose, arrivare a fine mese, garantire
un futuro ai figli, essere felici).
Eppure sono
passati trent'anni,
ovvio che ci siano milioni di giovani adulti che non abbiano idea.
Per non dimenticare
quell'incredibile 9 novembre 1989 in cui il Muro
venne giù e tutti sognammo di
essere a Berlino in quel momento (ho
ancora, come un tesoro, un frammento di quel Muro, regalatomi da chi
a Berlino andò sul serio),
al Polo del '900 (via del Carmine 14) c'è
un intero weekend
di incontri, attività, musica e parole.
Sabato 9 novembre, una mattinata di
gioco per i bambini e i ragazzi, con
We can be heroes just for one
day; quindi, nel pomeriggio, alle
ore 17, un ospite davvero da non
perdere:
Sebastian Schwartz, Sovrintendente e Direttore artistico del
Teatro Regio di Torino, che aveva 15 anni quando cadde il Muro,
racconterà la sua testimonianza,
intervistato da Letizia Tortello.
Subito dopo,
Dopo il muro. Senza il muro, una conferenza su cause e
conseguenze del crollo del blocco sovietico, a cura del
Centro
Einstein di Studi Internazionali sul Federalismo, in collaborazione
con
Goethe Institut-Turin, con l'intervento diretto degli
studenti
dei licei Spinelli, Gioberti, Cattaneo, Einstein di Torino e Newton
di Chivasso coinvolti in un laboratorio didattico sullo stesso tema.
A chiudere la giornata, un
concerto-spettacolo,
I muri sono solo
idee, tra contaminazioni jazz, elettro music e visual art: "Durante
lo spettacolo un muro di fumo verrà attraversato dal pubblico,
mentre risuoneranno le musiche di
Mstislav Rostropovich, l'artista
che
l'11 novembre 1989 suonò il violoncello davanti al muro di
Berlino che crollava, per festeggiare la fine di un'epoca"
anticipa il comunicato stampa (che momento, quel concerto
improvvisato, che ricordi! Quante speranze, in quei giorni dei miei
20 anni!).
Il weekend dedicato al Muro di Berlino si concluderà
il
10 novembre, con la presentazione di un gioco,
Wer ist wer (chi è
chi), "un'
escape room a tema Germania '89. Attraverso arte,
performance e intrattenimento, il gioco mira a coinvolgere i giovani
su questioni di rilevanza storica e d'attualità. L'escape room
ideata dal duo di game designer
We Are Müesli, vincitore del bando
Bando "ORA! Produzioni di cultura contemporanea" della
Compagnia di San Paolo sarà aperta in Sala Voltoni al Polo del '900
fino all'8 dicembre. Prenotazioni
projects@wearemuesli.it".
Il week-end del Muro fa parte del progetto
Berlino 89. Muri di
ieri, Muri di oggi, voluto dall'
Istituto di Studi Storici Gaetano
Salvemini, in collaborazione con il
Polo del '900 e gli Enti partner.
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