È stata una
serata bella e piacevole, su cui non avevo in programma alcun articolo. Ma poi ho pensato che i
momenti gradevoli, in cui si
racconta senza gridare e si
ascolta per
il piacere di scoprire in compagnia cose
divertenti e sorprendenti,
vanno segnalati. Quindi è stato ieri sera, dal
Salotto Buono, lo
spazio
inventato da Isabella Giunto per vivere eventi "come in
casa": il cast di
Hollywood Party, trasmissione di RAI Radio 3,
tutta dedicata al cinema e per tutta la settimana in onda da Torino,
per il
Torino Film Festival, ha passato la serata a
raccontare di Walter
Matthau e Jack Lemmon e della loro travolgente comicità,
sapientemente utilizzata da
Billy Wilder in primis, che li lanciò
insieme in
Non per soldi... ma per denaro.
Lo stile è stato
quello della trasmissione radiofonica: i conduttori, in questo caso
Steve Della Casa e Alessandro Boschi, hanno conversato piacevolmente,
commentando
spezzoni di film tratti da
Non per soldi... ma per
denaro,
La strana coppia,
Prima Pagina,
Buddy Buddy,
L'appartamento,
È ricca, la sposo e l'ammazzo. Spezzoni che hanno suscitato
risate e
divertimento, facendo venire voglia di rivedere i film (i prossimi
weekend della stagione fredda a questo saranno dedicati!). La
bellezza della conversazione tra i due conduttori, libera e
spigliata, come in un gruppo di amici, è stata tale da passare
dalla
sofisticata commedia americana a Pippo Franco, dai fratelli Vanzina,
cinefili come pochissimi, a Robert Redford, da Elaine May, regista e protagonista di
È ricca, la sposo e l'ammazzo, a
You're so vain,
canzone dedicata da un'indispettita Carly Simon a Warren Beatty che
l'aveva lasciata (nesso d'unione,
Ishtar, clamoroso flop di May alla regia e Beatty protagonista con Dustin Hoffman e Isabelle Adjani).
Mentre ascoltavo
il rimpallo di racconti e
aneddoti, di battute scherzose e semiserie, pensavo a
quanto servano
serate come queste, conversazioni
brillanti e intelligenti,
conduttori
preparati e competenti, che condividono
il proprio sapere e la propria passione in modo divertente e che lasciano spunti di riflessione, arricchendo
comunque chi li ascolta. Senza esagerare nel voler rendere una serata
gradevole in un modello per l'Italia, ma ci vorrebbero
posti che
usano toni bassi, che rispettano i punti di vista diversi (Boschi e
Dalla Casa che sostengono ridendo che quello che piace a uno di un
film è esattamente quello che non piace all'altro),
che fanno della
conversazione gentile uno stile di vita. La serata è stata preceduta
da un
delizioso buffet con tanti sapori gustosi (mi tengo le piccole
porzioni di polenta con mozzarella e speck e le polpettine di pollo).
Non ci sono foto, perché
non era previsto che ne scrivessi. Ma è
stato tutto così piacevole che "dopo", tornata a casa, mi
sono detta, perché non segnalarlo su Rotta su Torino? Magari a
qualcuno fa piacere partecipare alle prossime serate del Salotto
Buono (seguite Isabella Giunto, elegante padrona di casa,
su Instagram,
per conoscere i prossimi appuntamenti).
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