Tra i tanti
primati di Torino, anche
questo: il
primo albergo italiano realizzato con una squadra di
calcio. Si chiama
J|Hotel, si trova nel
J|Village ed è a pochi metri
dall'
Allianz Stadium, in una posizione ideale per i
tifosi della Juventus, provenienti da ogni parte del mondo per assistere alle partite dei
bianconeri. È stato realizzato grazie alla collaborazione della Juve
con
Lindbergh Hotels, uno dei maggiori esponenti dell'imprenditoria
turistica italiana e mescola i
saperi contemporanei di una catena
alberghiera, con
le esigenze e il glamour della squadra più titolata
d'Italia.
All'interno del Parco dello Juventus Village, in cui si trovano anche la
Scuola Internazionale e il
Concept Store, l'Hotel è articolato in
quattro bracci, che formano un isolato quadrato, all'interno del quale c'è un
giardino. Una sorta di sorpresa, voluta dal'architetto
Armando Balducci, che ha disegnato l'albergo e ha coordinato i lavori dello Juventus Village, per ovviare al
panorama non particolarmente interessante della periferia torinese. Le camere e le sale che vi si affacciano si trovano immerse in una
piacevole atmosfera senza tempo, accentuata dalle facciate dell'albergo, con
due fasce di cortine frangisole che danno un
intenso ritmo geometrico e regalano un bel
gioco di trasparenze tra interno ed esterno.
Nelle
intenzioni dei gestori, lo Juventus Hotel ha
due anime, una
fortemente legata alla squadra e l'altra al
business. La prima viene
enfatizzata
nel weekend: i tifosi che seguono la Juve hanno la
possibilità di
soggiornare vicino allo stadio, dove c'è anche il
Museo con i
memorabilia, e di prenotare i biglietti per la partita (ma c'è anche la possibilità di seguire le partite fuori casa in
apposita stanza dedicata); nel tempo lasciato libero dal tifo, si
possono scoprire i dintorni, a cominciare dalla
vicinissima Reggia di
Venaria Reale. Durante la settimana, lo Juventus Hotel si rivolge
alla clientela business, proponendosi come
punto di riferimento per
le aziende situate nei suoi dintorni: la
vicinanza all'aeroporto di
Torino, a 20 minuti (e quando ci sarà la benedetta linea
ferroviaria, che dall'Aeroporto porterà in città, con l'apertura
della fermata Juventus Stadium, saranno circa 10 minuti!), le
numerose sale dotate di tutte le tecnologie più moderne per
incontri, tavole rotonde, seminari, lo rendono
più competitivo degli
analoghi alberghi del centro città.
E in più, all'essere
l'albergo della Juventus, c'è
un'intera area riservata alla squadra,
ai calciatori e allo staff: 35 delle
138 stanze sono infatti
assegnate permanentemente alla Prima squadra, direttamente collegate
al centro di allenamento. Le altre stanze sono divise in
cinque
tipologie, Comfort, Deluxe, Executive, J|Executive e Suite, e offrono
tutti i comfort, compreso l'inevitabile collegamento Sky per seguire
le partite in tv (alcune delle tariffe proposte comprendono anche
l'uso del minibar).
Ancora doppia anima anche nella ristorazione,
con il
Tàola Restaurant e
Tàola Lounge. Il primo può ospitare fino
a cento persone e propone i piatti della tradizione rivisti da uno
dei più celebri chef torinesi,
Davide Scabin, mentre il secondo è
stato pensato per appuntamenti più informali e aperitivi serali, con
un menù curato da Scabin (i due format, informano dall'hotel, "si
distinguono per l'ampiezza della carta e l'atmosfera dei
locali"). I cocktail sono curati da
Barz8, uno dei marchi più
noti della mixology torinese.
Il design è
raffinato ed elegante,
con sale luminosissime, che guardano verso l'esterno e invitano a
gentili socializzazioni, stanze arredate con
toni e materiali caldi,
che danno una bella idea di accoglienza. Prevalgono i toni del
marrone, del grigio, illuminati da qualche verde, con pareti candide
e qualche
velato accenno al bianco e al nero, i colori della squadra
di casa. Un rapido cenno che si apprezza: del resto, sebbene si rivolga prevalentemente ai suoi tifosi,
lo Juventus Hotel deve conquistare anche chi, come la sottoscritta,
bianconero non è.
Le
foto sono di
Barbara Corsico.
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