Sapevate che a
Mirafiori Sud c'è la
prima
comunità urbana di Slow Food? Si chiama
Mirafood, ha pochi mesi di
vita e
obiettivi ambiziosi, per rappresentare i
saperi multiculturali
del quartiere. E per celebrare la sua nascita, Mirafood ha deciso di
lanciare un
concorso,
Un dolce per Mirafiori, che rappresenti il suo
territorio. Può partecipare chiunque: si richiede una
ricetta
inedita, inventata da chi la propone, con
almeno un prodotto presidio
Slow Food. A giudicare il dolce, i rappresentanti di pasticcerie,
forni e ristoranti di Mirafiori Sud. La ricetta
vincitrice sarà
offerta
in esclusiva ai produttori artigianali di Mirafiori Sud, per
diventare il
dolce del quartiere. La partecipazione al concorso è
facile: bisogna mandare la ricetta
entro le ore 13 del 9 dicembre
2019 a
info@fondazionemirafiori.it,
insieme a una fotografia del dolce realizzato. Le ricette scelte
dalla giuria saranno sottoposte a una prova di assaggio, in un evento
pubblico. Il vincitore avrà in premio
un cesto di prodotti di Slow
Food del valore di 100 euro e il dolce porterà anche il nome del suo
ideatore.
È questa la prima grande prova di Mirafood, che
intende
promuovere maggiore consapevolezza del cibo e
valorizzare lo
sviluppo socio ambientale di Torino attraverso diversi campi
d'azione: la raccolta e l'
utilizzo delle eccedenze alimentari e dei
cibi non più vendibili, il
recupero del patrimonio gastronomico
regionale e la
trasmissione di generazione in generazione di saperi
culinari, l'
orticoltura urbana,
già avviata sulle rive del Sangone,
nei pressi del Parco Colonnetti e del Mausoleo della Bela Rosin, il
coinvolgimento delle comunità straniere presenti nel quartiere sui
temi legati alla cucina.
L'obiettivo dei fondatori di Mirafood
(Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus, Cooperativa
Patchanka, Engim San Luca, Cooperativa I Passi, Essere anziani a
Mirafiori sud, Kallipolis, Orti Generali e Associazione Bene Comune)
è "contribuire a sviluppare
una nuova vocazione di sviluppo
socio-ambientale di Mirafiori che vada oltre l'immaginario di
quartiere periferico e di area post-industriale e che sia incentrata
sul ruolo del cibo buono, pulito e giusto come
motore di inclusione
sociale, di partecipazione attiva e di cura del territorio".
Idea encomiabile, che valorizza la ricchezza culturale del quartiere,
ancora oggi abitato da persone provenienti da ogni parte d'Italia e,
ormai, d'Europa e del mondo.
Un progetto da seguire da vicino:
"Mirafood è una comunità aperta e incentiva la partecipazione
delle persone alle proprie attività e la creazione di un sistema
locale di azioni legate alla cultura del cibo e alla sostenibilità
ambientale.
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