FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Hokusai, Hiroshige, Hasui, il bel viaggio della Pinacoteca Agnelli nel Giappone che cambia

Ad accogliere il visitatore, appena aperte le porte dell'ascensore, c'è la Grande onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai probabilmente la stampa giapponese più famosa del mondo. Non poteva esserci introduzione migliore a Hokusai, Hiroshige, Hasui. Viaggio nel Giappone che cambia, grande mostra-evento alla Pinacoteca Agnelli, fino al 16 febbraio 2020 (avete un mese, trovate un po' di tempo per questo straordinario viaggio nella cultura giapponese, all'alba dell'influenza occidentale!).

Stampe giapponesi alla Pinacoteca Agnelli Stampe giapponesi alla Pinacoteca Agnelli

Oltre cento xilografie raccontano l'evoluzione dell'arte giapponese attraverso il lavoro di tre grandi artisti, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige, maestri del "Mondo fluttuante" dell'Ottocento, e di Kawase Hasui, che fu il loro erede nel primo Novecento, esposto per la prima volta in Italia. La presenza di quest'ultimo è un vero e proprio evento, non solo perché permette il confronto dell'evoluzione del pensiero e delle tecniche dei maestri, ma anche perché viene esposto per la prima volta in Italia: maestro del movimento shin hanga, nuove stampe, fu nominato Tesoro Nazionale Vivente negli anni '50, grazie al suo lavoro e alle sue sperimentazioni, soprattutto nell'epoca Meiji (1868-1912).

La mostra propone così un viaggio geografico e temporale nel Giappone, diviso in aree tematiche che aiutano a cogliere il passare del tempo e il cambiare delle sensibilità; i paesaggi più suggestivi di Edo, diventata poi Tokyo, i luoghi più noti lungo il Tokaido, la strada imperiale che portava a Kyoto, l'antica capitale, il volgere delle stagioni, la poesia di un paesaggio raccontato sempre nei suoi aspetti più lirici e armoniosi. Ritorna spesso, silenziosa e rassicurante, la presenza del Fuji, il grande vulcano e sacro monte meta di pellegrinaggi; non mancano le nevicate e le piogge, gli alberi in fiore e i colori intensi dell'autunno, le figure enigmatiche di donne, quasi sempre cortigiane e geishe, c'è la Grande Onda, davanti alla quale ci si ferma emozionati.

Stampe giapponesi alla Pinacoteca Agnelli Stampe giapponesi alla Pinacoteca Agnelli

Cambiano le tecniche del racconto, mano a mano che l'Occidente penetra nella cultura giapponese e questa si interessa alle sue inquietudini. Così lo sguardo lirico delle stampe si fa mano a mano attento al vero: nelle sue xilografie Hasui riprende i luoghi di posta lungo il Tokaido e le diverse attrazioni delle province più lontane, già raccontate dagli artisti precedenti, ma, sottolinea uno dei cartelli informativi lungo la mostra, lo fa "descrivendoli "dal vero", con maggior realismo, alla maniera occidentale, adottando nuove soluzioni di formato panoramico ed evocando similmente a Hiroshige le atmosfere dei luoghi, delle stagioni, delle condizioni del tempo". L'evoluzione del gusto e la presenza sempre più intensa dell'Occidente si notano nelle rappresentazioni del Fuji, prima quelle di Hokusai, che riscossero grande successo "per la bellezza del blu di Prussia, appena arrivato in Giappone", poi quelle di Hiroshige, che sperimentò le novità ottiche e il senso della prospettiva portati dalle culture occidentali. Ma non fu un'influenza a senso unico. Le grandi stampe giapponesi, arrivate in Occidente, affascinarono i grandi artisti come Monet, van Gogh, Degas, Picasso con i loro colori e il loro lirismo.

Un viaggio lungo e appassionante che racconta tutto il lavoro che c'è dietro la produzione di una stampa (non perdete il bel video che fa da prologo alla mostra, spiegando le tecniche di produzione di una stampa!), un mondo perduto di paesaggi idilliaci, l'evoluzione del gusto e le influenze che popoli e culture esercitano gli uni sugli altri, incontrandosi.

Hokusai, Hiroshige, Hasui. Viaggio nel Giappone che cambia è alla Pinacoteca Agnelli, in via Nizza 230/103, sul tetto del Lingotto, fino al 16 febbraio 2020. L'orario di apertura è martedì-domenica ore 10-19, chiuso il lunedì. Il biglietto d'ingresso, comprendente anche la visita alla Collezione permanente, costa 12 euro, ridotto 10 euro per over 65, 4 euro per 6-16 anni (da martedì a venerdì), gratuito per under 6 (martedì-venerdì), possessori Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card; sono previste riduzioni 2x1 (entrano due con un biglietto d'ingresso intero) per chi è in possesso di biglietti Frecce o Intercity per Torino (la data del viaggio deve essere al massimo a 3 giorni dalla visita della mostra) e per chi è in possesso di abbonamento regionale Piemonte; riduzione di 2 euro sul biglietto d'ingresso per chi si presenta con un biglietto della mostra Guerriere del Sol Levante, in corso al MAO (e, viceversa, sconto di 2 euro a chi si presenta al MAO per vedere Guerriere del Sol Levante con un biglietto della mostra della Pinacoteca Agnelli).


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