FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando c'era la Fontana del Candelabro, in via XX settembre

La posizione, bisogna ammetterlo, non era delle migliori: in via XX settembre all'angolo con via Santa Teresa. Eppure, nel 1906, la Fontana del Candelabro (o fontana di Genta, dal nome del suo autore) fu eretta su richiesta dei cittadini, che lamentavano la mancata sostituzione di una fontanella, che li aveva lasciati senza una fonte d'acqua nelle vicinanze.

Fontana del Candelabro a Torino Fontana del Candelabro a Torino

Per realizzare la fontana furono presentati ben 95 progetti, tra questi, fu scelto quello di Alfieri Genta, che costò 4250 lire (siamo all'inizio del Novecento!). Poco più di tre metri d'altezza, "la vasca è in granito, ha come forma di rosa con ornamenti in ferro battuto. L'acqua zampilla da otto getti principali e dodici minori, e tutti escono dalle teste di piccoli delfini. I quattro superiori sono come stretti fra la sommità dei capitelli e collegati fra loro da un anello circolare. Verso la sommità porta la turrita corona dello stemma di Torino ed in alto reca un fascio di fiori lacustri" scrive il sito www.bdtorino.eu.

Fontana del Candelabro a Torino Fontana del Candelabro a Torino

La posizione della fontana non era felice, come si è detto: oggi sarebbe in mezzo a via XX settembre, a poca distanza dall'edicola sul marciapiede. A causare la sua scomparsa furono i tram: piazzata lì, in mezzo alla strada, in un incrocio molto frequentato, ostacolava il loro passaggio. Spiega l'utente Censin su skyscrapercity.com: "per scansare la fontana, i binari su via XX Settembre (allora ancora due di andata e ritorno: il senso unico in direzione Nord, con ritorno su via Arsenale, come è attualmente, arrivò solo dopo la guerra, nel 1951) dovevano compiere una curva piuttosto stretta; curva che le più vecchie vetture a due assi, potevano affrontare senza problemi, mentre con l'entrata in servizio delle più lunghe 600 e 2000 cominciarono le difficoltà; quando a inizio anni 30 entrarono in servizio le prime vetture a carrelli (2500 e 2200), si dimostrarono del tutto inadatte al transito! Venne pertanto decisa la rimozione della fontana, attuata quasi in contemporanea con l'inizio dei lavori di demolizione della vecchia via Roma".

Nonostante il suo bel disegno, non fu montata in altre parti della città, dove avrebbe fatto bella figura e sarebbe stata meglio apprezzata. "Negli anni Ottanta, quando alcuni resti della fontana riemersero sotto la polvere dei magazzini municipali" scrive Torino Storia nel numero di novembre 2018 "parve che l'Amministrazione fosse interessata a recuperarli e a far rinascere la deliziosa fontana di inizio Novecento". Non fu così e si diffuse la voce della solita leggendaria villa in collina in cui sarebbero finiti alcuni dei suoi pezzi.


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