Il
13 marzo 2020
aprirà alla
Reggia di Venaria Reale la mostra
Sfida al Barocco -
Roma Torino Parigi 1680 – 1750, uno dei grandi eventi dell'anno per
Torino, intorno al quale l'intera Regione ha costruito
un grande
progetto culturale, capace di coinvolgere
tutte le province
piemontesi. Si intitola
L'essenziale è Barocco e intende
valorizzare
il patrimonio artistico regionale con oltre
duecento appuntamenti, articolati
in grandi mostre, rassegne concertistiche, visite guidate, aperture
straordinarie di giardini e architetture, momenti di enogastronomia.
Il Piemonte che esalta
uno dei momenti più prolifici della sua
storia culturale per un intero anno, contando sulla collaborazione
dei suoi
Musei, della
Soprintendenza Archeologica Belle Arti e
Paesaggio, del
FAI – Delegazione Piemonte e Valle d'Aosta e sul contributo della
Compagnia di San Paolo.
A
Torino, oltre alla mostra della Venaria Reale, che sottolinea
il
ruolo di Torino nel dialogo d'arte che si sviluppò tra Roma e Parigi
nel superamento del Barocco (di lì la sfida a quel modo di intendere
l'arte e la vita), ci sarà
un altro grande evento, la mostra
Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni
di Palazzo Madama, aperta
dal 19 marzo al 28 settembre 2020, per
presentare una selezione di argenti realizzati in Piemonte tra il
Settecento e l'Ottocento, "dalle caffettiere alle paiole, dalle
zuccheriere ai candelabri, dai disegni per argenti alle incisioni di
modelli. Ne emergono personalità raffinate di orefici e argentieri
che tracciano una linea di gusto di assoluta originalità".
Un'altra mostra, con apertura a marzo, è
Vitaliano VI. L'invenzione
dell'Isola Bella, che, a 400 anni dalla nascita, celebra nella stessa Isola Bella, sul Lago Maggiore, colui che ha
voluto il famoso complesso architettonico, analizzando poi
lo stile e le pitture predilette dai Borromeo (
20 marzo-2 settembre
2020).
In primavera, il
Grand Tour, curato
dall'
Associazione Abbonamento Musei, proporrà
oltre 50 itinerari per
conoscere
il Barocco a Torino e in Piemonte: "Straordinarie
architetture, preziosi arredi e dipinti conservati nelle chiese,
negli oratori, in santuari e sinagoghe si sveleranno al pubblico. Si
potrà accedere a
palazzi nobiliari diffusi tra grandi città come
Vercelli, Asti, Novara, e nei
suggestivi borghi del Monferrato, del
Monregalese o nel Canavese e nelle vallate alpine".
Ci
saranno poi
tante visite guidate, per conoscere le declinazioni del
Barocco nei diversi territori piemontesi. Dalla visita al
centro
storico di
Pinerolo (tutto l'anno su prenotazione) all'apertura
straordinaria di luoghi barocchi e culturali
nel Novarese, a
cominciare dalla Basilica di San Gaudenzio e dalla chiesa di San
Marco, nella stessa Novara; poi il percorso di visita all'interno
della chiesa della Missione, con visori per la realtà aumentata a
Mondovì (CN), il
Festival di Musica Alessandria Barocca e non
solo..., a
Oviglio, Valenza, Castellazzo Bormida (AL), durante il
quale la musica barocca sarà eseguita con strumenti originali, il
convegno La Chiesa Nuova di Varallo, al Sacro Monte di Varallo (VC),
che
il 18 giugno e il 6 settembre 2020 approfondirà le conoscenze
sull'intervento per l'altare maggiore di Benedetto Alfieri, uno dei
più importanti architetti di Corte dei Savoia, la
visita guidata al
Sacro Monte di Oropa, il
25 luglio 2020, che "affianca il
monumentale santuario sabaudo noto per i grandi e solenni sviluppi
Juvarriani. L'originalità della sequenza delle cappelle, alle quali
parteciparono numerosi artisti, ne fanno un complesso monumentale
carico di temi architettonici e artistici di grande rilievo". E
poi
la scoperta del Barocco alle porte di Torino, a
Giaveno e ad
Agliè (24 maggio 2020) e nella
pianura che guarda verso il Cuneese (autunno 2020). Tante le iniziative anche
nel Verbano Cusio Ossola, che legano
l'incanto del lago alla sua natura e alle architetture che lo
circondano.
Per farvi un'idea di
tutte le opportunità offerte da
L'essenziale è Barocco, visitate
il sito web Visit Piemonte, che
coordina tutti gli eventi (e da cui sono state prese le due foto che illustrano l'articolo). E poi avete un anno di tempo, per scoprire
la grande ricchezza culturale di Torino e della sua regione!
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