Il
Lovers Film Festival è il
primo
grande evento torinese di interesse nazionale che fa i conti con il
coronavirus, una sorta di
apripista per tutte le manifestazioni che
l'emergenza ha costretto a sospendere. Il Festival 2020 non ha rinunciato alla sua presenza, almeno online.
Dal
30 aprile al 4 maggio 2020, i giorni in cui avrebbe dovuto svolgersi
nei cinema, sbarcherà nel web con
Lovers on line, una rassegna cinematografica
"
completamente gratuita, per continuare a restare in connessione
con gli autori, il pubblico e la comunità lgbtq+ in questo momento
di emergenza sanitaria" annuncia il comunicato stampa.
"
Ogni
giorno, per i 4 giorni di rassegna, verranno messi online
gratuitamente
due lungometraggi (fiction e documentario) e
due
cortometraggi italiani passati sugli schermi del
più antico festival
sui temi LGBTQI (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e
intersessuali) d'Europa e terzo nel mondo nelle precedenti edizioni.
I l
ink gratuiti e visionabili per l'intero periodo (dalle ore 11 di
giovedì 30 aprile fino alla mezzanotte di lunedì 4 maggio) saranno
comunicati
sul sito del Lovers Film Festival e sulle pagine
Facebooke
Instagram".
Sono già stati annunciati
alcuni dei film che
saranno online, tra loro
Riparo di Marco Simon Puccioni, con Maria De
Medeiros e Antonia Liskova, che racconta l'amore tra due donne,
l'operaia Mara e la borghese Anna, e
Come mi vuoi di Carmine Amoroso
con Enrico Lo Verso, Monica Bellucci, Vincent Cassel e Urbano
Barberini, opera prima del regista.
La direttrice del Festival
Vladimir Luxuria, all'esordio in questo nuovo
ruolo, sottolinea come "il festival di cinema è
molto più
della somma delle singole parti. E' la sala piena e le luci che si
spengono poco prima dell'inizio dei titoli di testa, è il pubblico
che sfoglia un programma costruito con passione e competenza in mesi
e mesi di ricerca, è la
costruzione continua di un lessico
culturale, è il
lavoro imprescindibile di tutte le persone che
compaiono nei titoli di coda, è la
passione dei nostri volontari, è
il pubblico, è un luogo dove essere comunità, è sentirsi plurali.
Continuiamo il nostro lavoro fiduciosi di poterci rincontrare presto
nelle nostre sale per continuare tutti i discorsi che avevamo
iniziato. Cogliamo l'occasione per
ringraziare con moltissimo affetto
le autrici e gli autori che hanno deciso di aderire a questa
iniziativa
rendendo visibile gratuitamente il proprio lavoro".
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