Nella Valle del Po,
Ostana, uno dei
borghi più belli d'Italia, combatte da alcuni anni
lo spopolamento attraverso l'architettura e la cultura ed è diventata un bell'esempio di innovazione. In questo filone si
inserisce il
progetto di recupero della borgata Ambornetti, che intende trasformare le antiche case oggi abbandonate in una sorta di
albergo
diffuso, l'
Ambornetti Monviso Retreat, una struttura turistico-ricettiva che
valorizza ed esalta i
valori locali, dai materiali alla cucina, dall'economia alla
magnifica vista sul Monviso (Ostana si promuove spesso come il
balcone davanti al Monviso).
Nato da un'idea dell'imprenditore
saluzzese
Carlo Ferraro, l'Ambornetti Monviso Retrat è una
dichiarazione d'amore alla montagna e alla sua cultura, interpretata
però secondo
le regole del XXI secolo. "Ostana e un po' tutta
la valle hanno subito uno spopolamento feroce" ha spiegato
Ferraro al
Sole 24 ore "Ambornetti è quanto resta di un vecchio
alpeggio. Piccole case sparse in muratura
in un contesto puro,
incontaminato, in cui ci si riconcilia con l'essere. Il progetto è
nato così,
dall'ammirazione per l'ambiente, che sarà la
nostra
grande risorsa".
Uno dei primi rendering di massima dell'Ambornetti Monviso Retreat
Il comunicato stampa racconta che l'antica borgata, poco più in alto di Ostana, ospiterà "un
resort caratterizzato dalla
concezione architettonica e paesaggistica unica ed originale,
articolato in
differenti tipologie ricettive, con sessanta posti
letto; un
ristorante con un'offerta enogastronomica incentrata sulla
cucina del territorio e montana, riletta in modo innovativo e
contemporaneo, con circa 60 coperti; un
centro wellness affacciato
sul Monviso, e in
stretta relazione con gli spazi naturali esterni;
uno
spazio "creativo", destinato ad accogliere
eventi e attività di business, e per sviluppare
progetti tecnologici e
imprenditoriali a carattere innovativo; un nuovo
insediamento
agricolo, con la coltivazione sia di colture tipiche legate alla
storica autosussistenza di montagna (patate, segale, ecc.), sia di
colture ad elevata meccanizzazione (zafferano); un nuovo
allevamento
caprino, con la
produzione di formaggi di alta qualità e dal gusto
distintivo grazie all'
alimentazione 100% montana; le
residenze di
coloro che lavorano e abitano tutto l'anno nella borgata".
Il progetto è decisamente
ambizioso e ha
nella sostenibilità la sua chiave di volta. Il
fabbisogno energetico
verrà coperto da risorse rinnovabili, le
acque verranno riutilizzate
e i
rifiuti verranno trattati in loco: l'innovazione applicata alla
progettazione e allo stile di vita. La presenza del turismo, degli
orti, degli allevamenti, della stessa produzione dei formaggi
permetteranno di sperimentare la
sostenibilità economica senza
snaturare il paesaggio e le tradizioni dell'alta montagna; la
sostenibilità sociale, spiega il comunicato stampa, è offerta dalla
"
creazione diretta di almeno 24 nuovi posti di lavoro, con la
nascita di un polo di attrazione turistica in grado di fungere da
volano anche per le altre iniziative presenti sul territorio, per la
gestione forestale del territorio e l'avvio di un'attività agricola
e di allevamento".
La piantina dell'Ambornetti Monviso Retreeat
L'altro filo conduttore di Ambornetti è
l'
innovazione, che in questa prima fase tocca soprattutto
l'
architettura. La ristrutturazione della borgata sarà realizzata
con la consulenza del
Politecnico di Torino e con il coordinamento
dell'
architetto Antonio De Rossi, professore di progettazione
architettonica e urbana e direttore del
Centro di Ricerca Istituto di
Architettura Montana del Politecnico e coordinatore di tutto il
processo di riqualificazione architettonica di Ostana. Si baserà su
un "attento riuso delle preesistenze e del sito", con "la
creazione di una filiera di legno locale per le realizzazioni
edilizie con materiali "a km 0"". I rendering, ancora
di massima, danno un'idea di come sarà l'Ambornetti Monviso Retreat:
e di come saranno i suoi interni: il
legno e la pietra come elementi
principali, la valorizzazione della vista sul Monviso dalle grandi
vetrate. Una
cura del paesaggio che immerge davvero in
un
ritmo di vita più lento e rilassante, ideale per una vacanza in
montagna,
a poco più di un'ora da Torino.
Rendering di massima di uno degli spazi dell'appartamento turistico (sin) e del centro wellness (des)
I
tempi di
realizzazione? Ottenuti gli strumenti urbanistici per il recupero
degli edifici, la spesa stimata è di circa
16 milioni di euro, dei
quali 3 già investiti; Ferraro e il suo team stanno
cercando gli
investitori, sognando che il loro Ambornetti Monviso Retreat possa
diventare
un modello per le borgate spopolate di alta montagna. Da
Rotta su Torino, non lo perderò di vista.
Il
sito web, dotato di
video, approfondimenti e proposte per gli investitori, è
www.ambornetti.it.
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