FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

La Stella della Mole, immagine e premio del Torino Film Festival

Il 38° Torino Film Festival si svolgerà in parte in presenza e in parte online dal 20 al 28 novembre 2020 e consoliderà il suo legame con la città attraverso proiezioni ed eventi in dodici diverse sedi sparse nei diversi quartieri. L'emergenza covid-19 non come limite, ma come occasione di trasformazione e come opportunità per raggiungere il pubblico più lontano. Con MyMovies, la manifestazione ha realizzato una sorta di sala virtuale di 500 posti, in cui si potranno vedere tutti i film in concorso; sempre online ci saranno le conferenze stampa, video inediti, attività didattiche e incontri. 

Torino Film Festival logo

In questa trasformazione rientra anche la nuova identità visiva, anche lei fortemente legata alla città e al suo simbolo, la Mole Antonelliana, dal 2000 anche sede del Museo Nazionale del Cinema, che il Festival organizza: la stessa a dodici punte che corona l'edificio diventa emblema della manifestazione, "il nuovo logo che in sé racchiude la memoria della città, della nascita del cinema, dell'operosità e dell'ingegnosità del nostro territorio, mirabile rappresentazione del nuovo corso del Torino Film Festival" secondo le parole del comunicato stampa. La Stella darà il nome ai Premi assegnati: così come ci sono la Palma di Cannes, il Leone di Venezia o l'Orso di Berlino, da quest'edizione ci sarà la Stella della Mole di Torino. La sua realizzazione ha coinvolto anche il Politecnico di Torino e il polo Competence Industry Manifacturing 4.0, grazie all'uso della tecnologia avanzata dell'Additive Manufacturing.

In un tempo di lotta al coronavirus, bella anche la scoperta di tanti luoghi nei quartieri torinesi, in cui vivere e portare il cinema. "All'apertura verso il web si affiancherà un forte e rinnovato legame con le realtà cinematografiche e culturali locali. Il mio obiettivo è di declinare i contenuti del festival anche in luoghi insoliti, coinvolgendo interlocutori e pubblici nuovi, alla (ri)scoperta di quello che Torino può dare. 12 punti, 12 luoghi che, disegnando la mappa del festival, evocano le 12 punte della Stella della Mole, il dodecaedro protagonista della nuova identità visiva della manifestazione" dice il direttore della manifestazione Stefano Francia di Celle.

I luoghi sono la Mole Antonelliana - Museo Nazionale del Cinema (sarà quartier generale e piazza del Festival), le sale Cinema Massimo, Cinema Classico (ospiteranno le proiezioni del Festival) e Ambrosio Cinecafè (oltre alle proiezioni, anche un social wall che trasformerà il foyer nel cuore multimediale della kermesse), le sale di Comunità Acec Teatro Monterosa, Cinema Teatro Agnelli, Cineteatro Baretti (ospiteranno le proiezioni in replica di sei film firmati da donne e di alcuni film della selezione TFF.doc), la Film Commission Torino Piemonte (proiezione finalisti della 3° Torino Factory e proiezioni riservate alle Giurie), l'Accademia Albertina di Belle Arti (sede dell'evento inaugurale del 38° Torino Film Festival), il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano (ospiterà l'evento speciale dedicato a Federico Fellini in occasione del centenario dalla nascita), la Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo - IC Rita Levi Montalcini Scuola Pascoli, (sede di incontri virtuali tra giovani registi e studenti, grazie alla fibra ottica e alla rete delle scuole di Riconnessioni), Xké. Il laboratorio della curiosità (ospiterà una serie di eventi che rafforzeranno la presenza di temi legati all'istruzione e formazione nel Festival), MUSA (ospiterà un evento speciale tutto dedicato a Gustavo Rol, Le stanze di Rol è il nome della sezione del Festival dedicata "al cinema più libero, il meno addomesticato, il più temerario), Le Roi Dancing (sede di un evento che ricorderà il legame tra la storica sala da ballo e i volti del cinema italiano e straniero che l'hanno frequentata), Villa d'Agliè (visite guidate alla storica villa, che fu set di La donna della domenica di Luigi Comencini, dal romanzo di Fruttero e Lucentini), La Stella in città (un luogo che sarà presto identificato e che ospiterà l'installazione della Stella della Mole, realizzata in metallo a grandezza naturale). Luoghi sparsi in tutta la città, che tessono nuove reti e nuovi legami, affascinanti e da scoprire.

Il primo evento speciale, annunciato oggi in conferenza stampa, è l'anteprima italiana del film The Truffle Hunters, il docufilm diretto e prodotto da Michael Dweck e Gregory Kershaw, con la produzione esecutiva di Luca Guadagnino e la sua Frenesy Film Company. Presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 30 gennaio 2020, il film racconta la vita di alcuni anziani cercatori del tartufo d'Alba, dei loro rituali, del loro rapporto con i cani e con il territorio. L'evento è realizzato in collaborazione con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

Un 38° Torino Film Festival che è riuscito a trasformare un'emergenza in un'occasione di trasformazione, in un nuovo modo di guardare alla città e, soprattutto, di farsi guardare dalla città. Torino non è mai banale, soprattutto non lo è quando deve reinventarsi.


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