C'è tempo fino al 3 novembre 2020 per
partecipare al crowdfunding organizzato da Bottom Up! per realizare i
dodici progetti d'architettura del Festival. Ricordate? Doveva essere
il Festival dell'Architettura della scorsa primavera: dodici progetti
nati dal basso e selezionati tra i tanti arrivati alla Fondazione per
l'Architettura, per migliorare la vita nei quartieri torinesi,
avrebbero dovuto imparare a "camminare da soli" per
realizzarsi. Per questo un architetto avrebbe guidato i cittadini
alla progettazione, mentre incontri per la comunicazione e il
crowdfunding avrebbero aiutato a comunicare il progetto e a trovare i
finanziamenti per realizzarlo. Una sorta di corso rapido per capire,
da cittadini, la complessità che c'è dietro a un progetto
d'architettura fino alla sua realizzazione.
Il coronavirus ha
cambiato le carte in tavola anche per Bottom Up!, che è stato
rimandato a quest'autunno e che il 3 novembre 2020 chiuderà la
campagna di crowdfunding adesso in corso (se volete contribuire,
tutte le info su
crowdfunding.bottomuptorino.it/).
Per conoscere da vicino i 12 progetti, la Fondazione
dell'Architettura ha organizzato un webinar, il 30 ottobre 2020,
dalle ore 10 alle 12. "Sarà l'occasione per approfondire le 12
proposte di trasformazione urbana attraverso le parole dei loro
stessi ideatori, scoprendone i progressi e aiutandoli nel
raggiungimento degli obiettivi" spiegano dalla Fondazione. Per assistere al webinar, il link è
www.fondazioneperlarchitettura.it (gli iscritti all'Ordine degli Architetti di Torino riceveranno 2 crediti per la formazione continua).
I
dodici progetti sono sparsi nei diversi quartieri di Torino e vanno
da Miraorti, riqualificazione degli orti abusivi di Mirafiori Sud,
trasformati in una grande area verde di orti urbani, al Forno Sociale
S.P.I.G.A., un forno comunitario in Barriera di Milano; da Wall
Coming, teatro all'interno del carcere minorile Ferrante Aporti, a
Pietra Alta, un giardino culturale e arena a cielo aperto accanto al
Piccolo Cinema, nella Falchera; dal Risorgimento Social Club, che
restitituisce al quartiere la tettoia di una storica bocciofila a Lo
spazio di mezzo, che realizza un luogo per lo scambio culturale
sino-italiano in Circoscrizione 4; dalla Ruote di Scarto, una cucina
mobile che funziona riducendo lo spreco alimentare e rivitalizzando
le piazze dei mercati quando questi sono finiti a Cortile Mondo, che
apre al quartiere Aurora il giardino della Scuola Chagall; Da Stiamo
Freschi! 10X10, per realizzare verde e ombra nel cortile della Casa
del Quartiere di San Salvario, a Hear me, che trasforma un giardino
pubblico in spazio di riabilitazione psichica e sociale; da Convi,
una nuova Casa del Quartiere a Villaretto, a Corti.li, che intende
aprire due grandi cortili del centro di Torino.
Tutti progetti di
dimensioni piccole, ma in grado di riqualificare piazze, giardini,
palazzi, per migliorare la qualità di vita e le relazioni sociali
dei cittadini. Quello che, insomma, dovrebbe fare sempre
l'architettura.
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