FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Le viste della città barocca, dagli appartamenti ristrutturati della Torre Littoria

Svetta da piazza Castello nel cielo di Torino, con il suo stile razionalista, ancora oggi chiamata grattacielo e ancora oggi, a quasi 80 anni dalla sua costruzione, amata e odiata allo stesso modo. Per qualche tempo intorno alla Torre Littoria sono fioriti progetti poi non realizzati (ricordate il bar agli ultimi piani e l'ascensore panoramico esterno?), poi sono arrivati questi due progetti appena terminati, una riqualificazione dei suoi spazi esterni firmata dallo Studio Pomero, di cui parlerò presto, e una ristrutturazione di alcuni appartamenti curata dallo studio di Benedetto Camerana.

Ristrutturazione Torre Littoria Ristrutturazione Torre Littoria
Foto di Fabio Oggero

Realizzato per Reale Immobili, il restyling ha dotato gli appartamenti di servizi e atmosfere contemporanee, in contrasto con le magnifiche viste sulla città e sul suo paesaggio circostante. "Abitare tra le scenografie barocche del Theatrum Sabaudiae" suggerisce il comunicato stampa, sottolineando il legame di quest'edificio di 19 piani, "il primo in Italia a essere costruito con struttura portante metallica elettrosaldata", con il suo intorno di origine e ispirazione seicentesca.

Ristrutturazione Torre Littoria Ristrutturazione Torre Littoria
Foto di Marco Schiavone

La riprogettazione voluta da Reale Immobili, società del gruppo Reale Group, trasforma gli appartamenti dei piani 7-8 e 10-11 in duplex con un piano notte costituito da tre camere, di cui quella padronale con bagno proprio, palestra e sauna, e con un piano giorno dotato di balconi da cui si ammira il panorama cittadino, dalla sottostante piazza Castello fino allo skyline barocco e giù, via verso le Alpi e il Sud. "Gli interni sono collegati da scale elicoidali in acciaio e rovere progettate con la ditta Fontanot. Ai piani 14, 15 e 18 gli appartamenti sono dotati di vista panoramica e bolla cucina vetrata. Alla sommità della torre, tra il piano 19 e il nuovo piano 20, ricavato nell'ex locale impianti e nell'area esterna, si sviluppa un duplex dotato di terrazzo con vista spettacolare, sul quale si affacciano una camera con bagno e una mini cucina apribile e accessibile anche dall'esterno" racconta il comunicato stampa. Tutti gli appartamenti sono dotati di impianti all'avanguardia per garantire l'isolamento acustico e termico, con "un progetto illuminotecnico con led multicolor programmabili".

Ristrutturazione Torre Littoria Ristrutturazione Torre Littoria
Foto di Marco Schiavone

Gli arredi sono stati studiati su misura, "per ottimizzare e valorizzare gli spazi dei diversi ambienti, coinvolgendo artigiani del territorio e affermate aziende italiane, tra cui Cogno, Garofoli, Graniti Fiandre, Irinox, Mcd, Miserere, Rostagno e la torinese Ilti Luce, con cui è stata sviluppata una lampada da tavolo sospesa con calandratura a doppia curvatura a partire dal modello Lexus. Le cucine sono dotate di cantinetta integrata e abbattitore domestico e sono collegate alla zona giorno tramite pareti trasparenti scorrevoli, per garantirne la massima apertura o la chiusura funzionale".

Protagonista del progetto è il rapporto continuo con l'esterno, in particolare con l'intorno barocco: la Torre Littoria svetta su Palazzo Madama e su Palazzo Reale, sentinella dell'intera piazza Castello, da sempre la piazza del potere torinese (lo è ancora oggi, grazie alla presenza della Prefettura e della sede della Giunta Regionale), e guarda allo skyline barocco delle cupole guariniane e delle diverse espansioni della città, fino alla collina. Il paesaggio urbano è portato all'interno "attraverso l'utilizzo di superfici vetrate e riflettenti, moltiplicate dall'eliminazione delle pareti interne e l'apertura di una grande zona giorno open space", ma non solo. "Gli equilibrati interni sono animati da un gioco di riflessioni sulle superfici interne vetrate, lucide o specchianti, che moltiplicano e sovrappongono le vedute degli edifici simbolo di Torino generando una sorta di caleidoscopio barocco. Un gioco che ha il suo apice scenico nella bolla vetrata della cucina, volume cilindroide che si ispira alle installazioni riflettenti di Dan Graham. La cucina è un epicentro funzionale e scenografico intorno al quale ruota la zona giorno, un vero e proprio allestimento per lo showcooking e la teatralizzazione del rapporto tra chi invita e gli ospiti, anche grazie a pareti trasparenti scorrevoli che ne garantiscono la massima apertura o la chiusura funzionale". Si può dire che siamo in interni in cui torna la meraviglia, che ha regolato l'architettura torinese e i rapporti esterno-interno per secoli?

Ristrutturazione Torre Littoria Ristrutturazione Torre Littoria
Foto di Fabio Oggero (sin) e di Marco Schiavone (des)

Il progetto ha una valenza decisamente personale e in qualche modo intima per Camerana: da anni vive in uno degli appartamenti della Torre, di cui è appassionato cultore da anni. E questo ha ispirato buona parte del suo lavoro di riprogettazione degli spazi: "Il progetto dei nuovi appartamenti rielabora i temi che avevano già ispirato la ristrutturazione del piano 13 della torre che nel 2003 ho trasformato nella mia abitazione, un luogo di elaborazione e di esposizione dei miei progetti per la città. Tra le suggestioni alla base del progetto ci sono molte mie memorie personali, come il primo volo in aereo, a New York, con l'atterraggio su Torino proprio passando sopra piazza Castello, le modernità del Jumbo jet, con la scala elicoidale interna e le superfici in poliestere, e le sinuosità di Saarinen all'arrivo al terminal TWA, ma soprattutto le impronte progettuali del passato e le visioni del Theatrum Sabaudiae, un progetto di marketing urbano ante litteram voluto da Carlo Emanuele II di Savoia nel 1682 e stampato ad Amsterdam per presentare alle Corti Europee la città di Torino in 145 vedute a volo d'uccello" sottolinea nel comunicato.

E mi piace come il Theatrum Sabaudiae sia presente nell'immaginario e nell'idea di Torino, ben oltre 300 anni dopo dalla sua elaborazione.


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