Sarà un restauro spettacolare, anche
per la possibilità di seguirlo da parte del grande pubblico. La
facciata juvarriana di Palazzo Madama sarà sottoposta a un restyling
che mescolerà "tecniche artigianali e metodologie
all'avanguardia, recuperando i marmi originali accanto all'impiego
di materiali contemporanei, come fibre di carbonio, resina e acciaio
inox nelle parti nascoste dell'edificio" racconta il comunicato
stampa.
Finanziato completamente dalla Fondazione CRT, che investirà
2,4 milioni di euro, l'intervento riguarderà "il restauro
dell'apparato architettonico e decorativo; il consolidamento
strutturale dei soffitti e degli architravi lapidei dei tre
intercolumni del pronao centrale; il sollevamento, il trasporto e il
restauro delle quattro monumentali statue allegoriche di coronamento
del pronao, che saranno musealizzate e sostituite da copie identiche
sulla sommità dell'edificio; il restauro, la revisione e il
consolidamento strutturale dei serramenti lignei; la revisione e
l'adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche della
copertura e, infine, il recupero dei sotterranei circostanti il
palazzo". Un restauro complesso, come si vede, che conta sulla
collaborazione del Politecnico e dell'Università di Torino, con cui
sono stati condotti gli studi e le indagini scientifiche, e sul
lavoro della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria
Reale, sul cui cantiere di studio, anch'esso finanziato dalla
Fondazione CRT, si basa l'intervento. La complessità del restauro è
dovuta anche al marmo di Foresto utilizzato in facciata e molto
friabile, per questo fragile alle intemperie del tempo e
dell'inquinamento (tende a essere molto friabile).
Tra gli interventi più importanti
previsti dal restauro, quello sulle quattro sculture di marmo alte 4
metri, sopra la balaustra, che saranno rimosse, musealizzate e
sostituite da copie perfette; la loro rimozione, davvero
spettacolare, "comprenderà il sezionamento della superficie di
appoggio del basamento di ciascuna statua sulla balaustra –
mediante una tecnica particolare che impiega un filo d'acciaio simile
al sistema di estrazione dei blocchi di marmo dalle cave –,
l'inserimento delle statue all'interno di speciali gabbie in acciaio
e il loro sollevamento e trasporto alla base dell'edificio". Le
grandi finestre che caratterizzano la facciata barocca di Palazzo
Madama saranno restaurate in loco: "Saranno realizzati
direttamente in opera dei particolari telai in acciaio speciale,
debitamente disegnati e sagomati, applicati a contatto con il
serramento in legno e parzialmente nascosti dalle sagome che li
caratterizzano. Questi telai metallici avranno lo scopo di rendere
indeformabili i finestroni, garantirne la stabilità strutturale e
trasferire gli sforzi causati dalla spinta del vento direttamente
sulla struttura muraria, scongiurando anche pericolose infiltrazioni
d’acqua sullo scalone interno".
Ma la cosa orse più
affascinante per il pubblico profano è che i restauri potranno
essere seguiti in tempo reale, in "un padiglione appositamente
realizzato in prossimità di Palazzo Madama"; qui un sistema di
videocamere trasmetterà "su alcuni schermi a terra le
principali fasi di lavorazione e gli interventi più significativi in
corso sulle impalcature". E non solo, "un ascensore
montacarichi consentirà di condurre gruppi di visitatori in
determinate aree del cantiere, sino alla quota della balaustra
sommitale". Al termine dei restauri, una grande mostra
racconterà i lavori realizzati e "consentirà di conoscere
parti del palazzo oggi sconosciute al grande pubblico".
Il
primo cantiere di restauro, nell'avancorpo centrale dell'edificio,
dovrebbe partire prima dell'estate, per concludersi poi alla fine del
2022.
Commenti
Posta un commento