Non solo Torino, ma anche i suoi
dintorni offrono begli esempi di architettura contemporanea. Come
questo edificio, l'Amilu Farm Villa, progettato dallo studio torinese F:L Architetti, per un'azienda agricola e relativa residenza familiare dei suoi proprietari, una coppia franco-statunitense con
figli. Siamo sulla collina di Gassino Torinese, dove il precedente fabbricato degli
anni 30, senza valore architettonico e adibito ad azienda agricola, è stato demolito per un nuovo edificio, formato da tre
maniche, i cui volumi seguono le pendenze del terreno e la cui
immagine ricorda le antiche cascine piemontesi, declinate però
secondo il gusto e le esigenze contemporanee.
Arrivando dalla strada, appare la
fattoria, in mattoni, su questa manica se ne inserisce perpendicolarmente un'altra,
anch'essa in laterizi, ma collocati a corsi sfalsati, a ricordare i
fienili delle cascine e a ricreare così l'idea di un'aia. Questa
manica è proiettata verso la vallata, con un bell'effetto
all'interno: grazie all'ampia apertura, una sorta di
citazione di Casa Y, dello stesso studio torinese, il paesaggio esterno diventa
sfondo e parte dell'interno. All'ombra di questa manica, sorge la
residenza privata, parallela alla valle e con una biopiscina sulla terrazza antistante.
Sotto la terrazza della biopiscina, la limonaia.
La residenza vera
e propria si sviluppa sulle due maniche più interne e più intime:
il living, a tutt'altezza, è coperto da un bel tetto di legno ed è illuminato, oltre che dalle ampie aperture, anche, a sorpresa, dai piccoli oblò di
vetro inseriti nella tessitura grigliata di laterizi, che all'esterno
appaiono quasi invisibili. "Un effetto da vedere anche di
notte, quando la casa è illuminata dall'interno e appare come una
lanterna nel buio" commentano gli architetti Luca Maria Gandini e Fabrizio Caudana. Intorno
al soggiorno, da un lato la sala-cinema e gli ambienti di servizio,
con, al piano superiore, le stanze per i figli dei proprietari,
dall'altro la camera padronale, con i suoi servizi.
La camera
padronale è l'unica nella manica più interna, affacciata sulla
piscina e costruita in cemento. "Si trova nell'ampiamento da noi realizzato rispetto all'azienda agricola degli anni 30,
sulla cui impronta è costruito il resto dell'edificio. Per segnalare
questa differenza, è in cemento bianco, con uno
stile minimalista e contemporaneo" dicono gli architetti.
All'interno, il cemento è a vista e la stanza è chiusa da una bella
vasca da bagno, che sottolinea l'intimità dei momenti che vi si
trascorrono. Le tre camere dei figli, sull'altro lato, sono dotate di
servizi e di un piccolo soppalco utilizzabile per giocare,
divertirsi, studiare. Sul lungo corridoio, gli armadi, disegnati su
misura da F:L Architetti; sono su misura tutti gli arredamenti fissi,
cucina compresa, mentre il resto dei mobili apparteneva già ai
proprietari della residenza.
L'Amilu Farm è stata realizzata
seguendo i valori della famiglia che lo abita, attenta alla
sostenibilità in ogni scelta di vita. Tutto è stato progettato e costruito seguendo questi criteri: la biopiscina non utilizza il cloro, ma
materiali naturali e il filtraggio dell'acqua; diventa anche una
sorta di centro raccolta dell'acqua piovana per l'azienda agricola
(ci sono anche quattro cisterne che hanno la stessa funzione) ed è
dotata di una piattaforma che, alzandosi, cambia la sua profondità,
fino ad arrivare alla superficie. Rispondono alle esigenze di
sostenibilità anche i materiali: mattoni antigelivi
cotti ad alta temperatura, legno esterno trattato shou sugi ban,
pietra blu del Belgio per pavimentazioni esterne ed interne, cemento
faccia a vista trattato con Penetron per evitare l’utilizzo di
guaine impermeabilizzanti.
"Il sogno dei committenti era quello
di creare una grande architettura in un contesto naturalistico forte:
una casa piena di vita, di grande respiro, intima per la famiglia,
aperta per gli amici, vivibile tra interno ed esterno in ogni
stagione, con ampi spazi da dedicare alla cucina e al gioco"
concludono gli architetti.
Le foto sono di Beppe Giardino.
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