Un nuovo futuro per il Motovelodromo
Fausto Coppi, la più antica architettura sportiva del Piemonte, e
una delle più antiche d'Italia, che da corso Casale invocava da
tempo adeguata attenzione. Progettato da Vittorio Eugenio Ballatore, è l'unico sopravvissuto dei tre stadi in
cemento armato costruiti a Torino nella prima metà del Novecento, ha nell'anello della pista, lungo 393 metri, largo 8 metri e con pendenza fino al 70%, il suo elemento di grande fascino. Ha ospitato grandissimi eventi dalla sua costruzione, nel 1920, fino
alla Seconda Guerra Mondiale: qui giocò alcune partite il Torino,
compreso quello guidato da capitan Valentino Mazzola, qui ci furono
epiche partite della Ginnastica Torino, squadra di rugby che nel
1946-47 vinse il suo unico campionato, qui i Giaguari, squadra di football americano, hanno giocato le loro partite. Senza dimenticare
spettacoli come l'
Aida di Verdi nel 1924, la
Carmen di Bizet nel 1929
o il concerto dei Roxy Music nel 1980. Insomma, una struttura
polifunzionale di grande fascino architettonico e dalla lunga storia,
intitolata al più amato campione di ciclismo d'Italia, Fausto Coppi,
anche per il forte legame che ha stabilito con il ciclismo (qui hanno
fatto tappa diversi Giri d'Italia e sulla sua pista hanno corso campioni come Alfredo Binda, Fausto Coppi, Gino Bartali, Francesco Moser). Dichiarato in parte inagibile e
avviato alla decadenza, il
Motovelodromo riaprirà il prossimo autunno con un nuovo progetto,
che non tradirà la sua natura polisportiva e che aggiungerà ai suoi
valori l'inclusione e la sostenibilità.
La società PADEL M2 srl,
che a febbraio 2020 se lo è aggiudicato, intende
infatti riaprirlo con un progetto che si muove lungo tre linee guida:
"Restituire uno spazio dall'altissimo valore storico e
simbolico alla cittadinanza (e farlo in maniera sostenibile); rendere
il nuovo Motovelodromo un vero centro polisportivo d'avanguardia,
ovvero un punto di partenza per la rigenerazione del territorio
(offrendo anche nuove opportunità di impiego); fare sì che questa
restituzione si traduca anche in un'opportunità per migliorare la
salute dei torinesi e per favorire inclusione sociale, educazione,
cittadinanza attiva, socialità e partecipazione. A questo scopo, il
progetto unisce un approccio imprenditoriale, fatto di eventi e
competizioni amatoriali ed agonistiche, con una vocazione di impatto
sociale focalizzata su accessibilità, inclusione ed integrazione"
spiega il comunicato stampa. Il progetto di restauro partirà dagli
esterni, con la riqualificazione della pista, "rimessa in
sicurezza grazie a un importante intervento di ripristino strutturale
e a un nuovo manto, avendo cura di mantenere la struttura originale
salvaguardata dalla soprintendenza". Nell'area interna,
delimitata dall'anello della pista e grande circa 14mila metri
quadrati, verranno costruiti 8 campi da padel, 4 campi da beach
volley e una pista adibita alla corsa campestre; una parte dell'area
verde verrà risistemata per essere trasformata in " uno spazio
polivalente per ginnastica outdoor, lezioni di calcio e rugby per
bambini, ma anche eventi serali estivi". Verrà costruita anche
una pump track di 86 metri, ovvero il primo circuito con dossi
artificiali per gli allenamenti con la mountain bike a Torino.
Il
restauro del Motovelodromo torinese sarà guidato dalla
sostenibilità: saranno usati materiali a basso impatto ambientale e
si garantirà il massimo risparmio energetico; poi, una volta che la
struttura sarà operativa, "sarà riutilizzata l'acqua
piovana, sarà fatto uso di fonti di energia rinnovabile
(fotovoltaico, collettori termici), la gestione dei rifiuti sarà
improntata al riciclo e quanto possibile plastic-free e saranno
sviluppate azioni coerenti con le politiche di mobilità sostenibile,
con impianti di car sharing, bike park verticale e colonnine di
ricarica per vetture elettriche".
La prima parte dei lavori
sarà completata per l'autunno, quando il Motovelodromo sarà
riaperto al pubblico. Il progetto di rilancio della storica struttura
è stato possibile grazie alla collaborazione di PADEL M2 srl con
l'associazione MO.VE. Torino ASD, che promuove lo sport come mezzo di
aggregazione, socialità e cittadinanza attiva. Allo sviluppo del
progetto ha contribuito la Compagnia di San Paolo, attraverso il
bando
Muoviamoci!, con cui sostiene progetti che a Torino diffondano
l'attività fisica e sportiva come strumento di prevenzione delle
malattie e di promozione di stili di vita sani, di inclusione e di
educazione; le attività sportive saranno realizzate in
collaborazione con numerose associazioni del territorio e si
svolgeranno dall'autunno 2021 per tutto il 2022.
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