Torino è una delle cinque città
italiane scelte per il progetto
Verdecittà, finanziato dal Ministero
per le Politiche Agricole (MIPAAF), che intende valorizzare sia
l'importanza e i benefici delle piante e della loro cura nelle città sia l'eccellenza del florovivaismo italiano. Dopo Bologna, Palermo e
Roma, tocca al capoluogo piemontese ospitare la manifestazione
(chiuderà poi Padova): dal 3 al 5 settembre 2021, in piazza Cavour, gli
agronomi del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori
Agronomi e Forestali), che sostiene
Verdecittà, allestiranno
installazioni verdi pensate per Torino, "coniugando la bellezza
della natura, i colori e i profumi con le ultime evidenze
scientifiche, da cui è emerso che i più rilevanti benefici in
termini di ambiente e di benessere psico-fisico siano legati ad una
scelta mirata delle piante più idonee".
I Giardini Cavour, sede di Verdecittà. Foto di Roberto Goffi per museotorino.it
Per Torino, ci sarà
un
Rain Garden, in grado di assorbire l'eccesso di pioggia per
alleggerire i sistemi di smaltimento urbano; ci saranno anche una
particolare messa a dimora di alberi e aiuole sostenibili dal
punto di vista idrico e resilienti al cambiamento climatico. Un'area
espositiva, inoltre, sarà dedicata alla presentazione del Progetto e
alla promozione di una cultura più consapevole dell'importanza del
verde e dell'eccellenza del florovivaismo italiano. Nello
stand di VerdeCittà sarà possibile prenotarsi per le visite
gratuite esclusive all’Orto Botanico (sabato mattina), Parco del
Valentino (sabato pomeriggio) e Parco del Sangone (domenica mattina),
riservate ai visitatori dell’area verde.
Un weekend all'insegna
della sostenibilità e dell'importanza del verde e della sua cura.
Per darvi un'idea, vi lascio alcuni numeri
forniti dal comunicato stampa, che aiutano a riflettere: "le
città coprono solo il 3% della superfice terrestre, ma sono
responsabili di oltre il 70% di tutte le emissioni di anidride
carbonica (principalmente da edifici, energie e trasporti) e
consumano il 78% dell’energia primaria mondiale. Su poco meno di 62
milioni di abitanti, oltre 51 vivono in centri urbani, mentre il 20%
della popolazione italiana è concentrato in 4 grandi città; il
verde urbano contrasta l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti
climatici e gli eventi climatici estremi, rappresentando un filtro
naturale contro agenti inquinanti e le polveri sottili: un singolo
albero di medie dimensioni, in maturità, nel nostro clima e in
contesto urbano, assimila in media tra i 10 e i 20 kg di anidride
carbonica all’anno. Non solo. Abbassa di almeno 20°C la
temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la
temperatura dell’aria in città e gli edifici dotati di tetti verdi
e di pareti verdi, hanno, rispetto agli altri, una temperatura
interna di -4°C in estate e +5°C in inverno, riducendo i consumi
energetici per il condizionamento e il riscaldamento. Aumenta, in
aggiunta, la presenza di biodiversità in città e il benessere
psico-sociale e la salute dei cittadini, oltre a migliorare
l’immagine delle nostre città. Infine, genera un incremento del
valore degli immobili del +10-20% in presenza di aree verdi, rispetto
a immobili analoghi in zone prive di verde".
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