Open House Torino torna in versione
post-pandemia e non abbandona il suo spirito curioso ed esploratore:
il 18 e 19 settembre 2021 (lo spostamento è provvisorio, dal 2022 si
tornerà al tradizionale giugno) apriranno le porte al pubblico oltre
90 architetture, un numero più basso rispetto alle scorse edizioni
(con i suoi 111 spazi aperti, la prima edizione di Open House Torino
rappresenta ancora quella con il miglior debutto di sempre nella rete
mondiale di Open House), ma notevole, date le circostanze. Circostanze
che hanno obbligato gli organizzatori della manifestazione a cambiare
le modalità di accesso agli spazi aperti: si entrerà solo su
prenotazione e solo se muniti di Green Pass, in modo da evitare
assembramenti e garantire la sicurezza non solo ai visitatori, ma
anche a chi abita o lavora nei luoghi visitati; le prenotazioni
saranno aperte dal 14 settembre 2021 sul sito
www.openhousetorino.it.
Tra
le oltre 90 architetture aperte c'è di tutto, come sempre, edifici
storici e contemporanei, architetture pubbliche, giardini, studentati
e scuole, che quest'anno recitano un ruolo da protagonisti, viste le
nuove aperture (ci sono il Collegio Einaudi e il Camplus Bernini di
Studio Pession Associati con Giubergia – Griglio Achitetti, e il
Camplus Pastore di Picco Architetti, nell'ex fabbrica Pastore),
alberghi (new entry è Opera 35, appena ristrutturato in centro) e,
soprattutto, come sempre a Torino, tante residenze private, che
testimoniano come la città non si chiuda, neanche nel post-pandemia.
Verranno aperte ville, nuovi edifici, loft, spazi ristrutturati, in
diversi quartieri cittadini, che mostrano la vivacità della proposta
architettonica in città (non solo il centro o San Salario, ma anche zone periferiche, come Madonna di Campagna e dintorni: nella ex Paracchi, davanti alla Dora, c'è
Terrazza Dora, un loft di ispirazione giapponese ricavato negli spazi
dell'antica fabbrica; poco più a nord, Luini racconta come si arreda
un appartamento di soli 39 mq). Tornano grandi classici come 25
Verde, l'Area Archeologica della Cittadella, i tour dei tram storici
e al Polo Nord (ma attenzione anche all'esordiente tour nei Canali di
Torino!), il Viale della Frutta, i Piani nobili del Palazzo della
Luce e di Palazzo Saluzzo Paesana, il Villino Raby o Casa Luzi, in
cui si è tenuta al conferenza stampa di presentazione con una
piccola
preview (il percorso nella Villa quest'anno offre anche le
Open Boxes, piccole casse magiche da cui esce il racconto vocale di
Andrea, il figlio dell'architetto Elio Luzi, che racconta i suoi
ricordi di famiglia nella casa costruita dal padre).
Nel sito
trovate tutti gli spazi aperti, così da poter iniziare a costruire
un itinerario in base a distanze e orari di apertura, in
attesa dell'apertura delle prenotazioni obbligatorie, il 14
settembre.
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