Alla Galleria Sabauda tornano i
confronti, che valorizzano il patrimonio del Museo e lo mettono in
relazione con capolavori dell'arte europea. Un'idea che ha preso vita
dal confronto delle Veneri botticelliane, una delle quali custodita a
Torino, e che adesso approda a Orazio Gentileschi, il più celebre
dei seguaci di Caravaggio. Nello Spazio confronti della Galleria, al
primo piano, fino al 7 dicembre 2021 si incontrano
Santa Cecilia che
suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale
dell'Umbria di Perugia, e l'
Annunciazione, nel patrimonio dei Musei
Reali (fu regalata da Orazio al duca Carlo Emanuele I nel 1623, nella
speranza di ottenere un incarico ufficiale alla corte sabauda: il
tema dell'Annunciazione fu un omaggio a Savaoia, fondatori
dell'Ordine cavalleresco dell'Annunziata).
Il confronto tra i due
lavori dell'artista toscano, permette di scoprire il suo metodo di
lavoro, che, spiegano dai Musei Reali, "consiste nel riutilizzo
di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene".
E permette anche di scoprire le analogie tra le figure di Santa
Cecilia e di Maria, a cui l'Angelo annuncia la futura attesa del
Messia; il loro atteggiamento inclinato, l'espressione dei loro visi
fanno riferimento a "un unico modello figurativo, reinterpretato
con lievi varianti". Le differenze sono nell'uso della luce:
nella tela proveniente da Perugia, infatti, "le figure emergono
dall'oscurità, investite da una luce che esalta la definizione del
disegno e accende i valori cromatici della veste rossa di Cecilia,
della sua candida camicia e della tunica ocra dell’angelo; la regia
si fa invece più complessa nella tela torinese, dove il chiarore
naturale della luce divina penetra nella stanza, svelando i dettagli
dell’ambiente domestico. Nella scelta compositiva, nel sapiente uso
della luce e nell'utilizzo di una gamma cromatica elaborata e
preziosa, Gentileschi riesce a coniugare con grande abilità
l’impostazione arcaica, derivata dalla tradizione quattrocentesca
fiorentina, con le novità del realismo caravaggesco e della lezione
fiamminga, da Rubens a van Dyck".
I due quadri sono a
confronto fino l 7 dicembre 2021, l'orario di apertura è quello dei
Musei Reali (mar-dom ore 9-19, lun chiuso); la visita è compresa nel
biglietto dei Musei Reali (intero 15 euro, ridotto 18-25 anni 2 euro,
gratuito under18, tessere Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card).
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