FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

In Casa Bligny, un volume contemporaneo tra le sale settecentesche, by R3architetti

Ho scoperto questo progetto di R3architetti su Instagram, qualche mese fa e mi è piaciuto subito, per l'inserimento di questo lungo volume in policarbonato, in sale chiaramente antiche. Seguo con interesse il giovane studio torinese da quando l'ho scoperto, grazie a Open House Torino 2017; su Rotta su Torino ho già presentato diversi progetti, vedi il loro primo studio, a San Salvario, e la trasformazione di un negozio in loft, in Cit Turin. E non potevo non parlare di questo fascinosissimo nuovo intervento.

Piazza d'Italia R3architetti Piazza d'Italia R3architetti

Siamo nel piano nobile del settecentesco Palazzo Ricardi di Nieto, nel Quadrilatero Romano, dove nel corso dei secoli le proprietà sono state frammentate e gli spazi hanno subito profonde trasformazioni. L'architetto Gian Nicola Ricci racconta che appena entrati "ci siamo resi conto dell'antica aulicità, comprensibile dalle volte affrescate nelle sale poste in sequenza in facciata". A colpire l'immaginazione degli architetti, però, è stata la sala centrale, allora divisa in diversi ambienti, chiusa da controsoffitti e con un corridoio, verso il fondo, che cercava di fare ordine, districandosi tra tanti interventi. Liberata da pareti, controsoffitti e aggiunte varie, la sala si è rivelata di ampie proporzioni, molto luminosa e con una splendida volta alta 5 metri. Come non valorizzare una simile meraviglia?

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Alle scoperte della ristrutturazione bisogna aggiungere le richieste dei proprietari, un'artista con figlio e compagno. In assenza di un corridoio che distribuisse gli spazi , la famiglia voleva una sorta di filtro per la camera padronale, affacciata sulla sala centrale, e un isolamento possibile per lo studio, posto tra l'atrio d'ingresso e il soggiorno, con cui è in comunicazione. Così R3architetti ha studiato l'elemento caratterizzante della ristrutturazione, un lungo volume in policarbonato, che accompagna lo sguardo sin dall'ingresso: "Appena entrati, la vista prospettica lo percorre tutto e invita a entrare nella parte più profonda della casa" spiega l'architetto Ricci "nell'atrio è un rivestimento retroilluminato della parete, quindi copre la piccola nicchia con ingresso dallo studio, accennando la trasformazione in volume. Si ferma all'altezza del grande arco, che mette in comunicazione la sala centrale con il soggiorno. e riprende come un volume vero e proprio, da cui si accede alla camera da letto, al bagno, che riceve luce indiretta dal lucernario orizzontale, e alla cabina armadio". Visto dall'ingresso questo volume fa un po' le veci del corridoio mancante: indica la direzione, stabilisce il ritmo con i suoi pieni e i suoi vuoti, distribuisce gli spazi, ora facendo da filtro, come per la camera da letto, ora garantendo fluidità di movimenti, come tra il soggiorno e la sala centrale.

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È stato realizzato in gasbeton dipinto di bianco perché, spiega ancora Ricci, è un materiale "più facile da lavorare e da tagliare, si può rasare direttamente, è fonoisolante ed è più leggero, molto comodo in ristrutturazioni in palazzi antichi"; a separarlo dal policarbonato, un'intercapedine d'aria sul cui profilo superiore corre l'illuminazione a led, per un suggestivo effetto lanterna. Durante la giornata, al cambiare la luce, cambia anche il colore del volume, rivela Ricci. È una vera architettura nell'architettura ed è un tema che a R3architetti piace molto: ricordo di aver visto un loro intervento in un palazzo storico di San Salvario, durante Open House 2019, in cui la cucina e il bagno di un piccolo appartamento ottocentesco dagli alti soffitti erano ospitati in un volume dichiaratamente contemporaneo. Una scelta che Ricci spiega così: "Sono elementi che danno ordine, contengono spazi di servizio, stabiliscono gerarchie tra zona giorno e zona notte, contribuiscono a definire l'intervento contemporaneo rispetto all'esistente".

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Il volume caratterizzante non avrebbe lo stesso fascino se non si trovasse in questo spazio centrale, trasformato nella sala da pranzo della famiglia e nel vero fulcro della casa: qui si affacciano non solo la camera da letto e il soggiorno, ma anche la cucina, sistemata sotto il mezzanino, e il corridoio, che porta verso la lavanderia e il piccolo appartamento del figlio, una camera da letto dotata di bagno e uno studio sul mezzanino. Intorno al tavolo della sala da pranzo la famiglia trascorre buona parte del tempo in casa; si trova sotto una volta magnifica, che gli architetti hanno messo in sicurezza, ma lasciato con tutti i segni del tempo, quasi in contrasto con il volume contemporaneo; a sottolinearla anche una cornice gialla, anch'essa originaria. Il pavimento di legno è nuovo, preferito al microcemento pensato in un primo momento, "perché le gettate in questi contesti storici possono creare problemi e perché dà molto più calore in una sala così grande". Sono questi contrasti tra passato e presente, le diverse idee dell'abitare che convivono a rendere fascinosissimo il progetto.

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Ma una delle cose che mi hanno più colpito è che in questo appartamento non si raccontano solo l'architettura del Settecento e quella contemporanea, ma anche la storia di una famiglia che ha voluto portare i mobili delle sue case precedenti, nella nuova pagina di vita. Tre storie che si intrecciano e regalano atmosfere di grande bellezza. Nella sala da pranzo i tavoli, le credenze, i lampadari, sono tutti del passato familiare (le credenze sono state "sbiancate" per essere in armonia con la nuova palette di colori); nello studio, buen retiro del padrone di casa, che ama suonare il pianoforte, di nuovo c'è solo la libreria, disegnata su misura da R3Architetti, mentre in alto, lungo tutta la parete, corre uno specchio, che riflette la bella volta affrescata ed è un po' "memoria" di quella mancante, adesso in un'altra proprietà. La proprietaria dell'appartamento è un'artista, ma ha voluto esporre le proprie opere solo nel corridoio che porta verso la lavanderia, facendone una piccola galleria d'arte intima e personale.

Le foto sono di Marco Popescu.


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