FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

14 anni di Reggia di Venaria con l'Igloo e il cervo di Mario Merz

Tra le diverse iniziative che celebrano i 14 anni dall'apertura della Reggia di Venaria Reale e il ritorno a una certa normalità, c'è questo nuovo dialogo tra architettura barocca e arte contemporanea, che è un po' uno dei leit motiv cari alla Residenza sabauda. Nella Corte d'Onore, fino al 30 marzo 2022, ci sarà una delle sculture più emblematiche di Mario Merz, l'Igloo. È stata collocata al centro della Fontana del Cervo ed è perfettamente in tema sia con la fontana che con la Reggia, avendo sulla propria sommità la maestosa figura di un cervo.

Mario Merz Reggia di Venaria Mario Merz Reggia di Venaria
Senza titolo, 1998 è l'Igloo di Mario Merz alla Reggia di Venaria Reale - Foto di Reato Ghiazza

Chiamata Senza titolo, 1998, l'opera appartiene alla serie dedicata dall'artista svizzero agli igloo, in cui, spiega il comunicato stampa, convivono "il contemporaneo e l'arcaico, in una circolarità dove il tempo è sospeso. Definito da Merz con un'ampia varietà di termini - tra cui capanna, cupola, tenda, ventre, cranio, terra - l'igloo materializza un'architettura primordiale in dialogo con la complessità del contesto sociale e industriale della seconda metà del Novecento". Nella sua forma semisferica, l'igloo include elementi della realtà naturale e di quella urbana, diventando una sorta di confine e di definizione dello spazio, interno ed esterno.

La presenza del cervo, fortemente evocativa nel contesto della Reggia di Venaria Reale, "rende omaggio al tema ricorrente degli animali, preistorici o terribili, che entrano così a far parte anche del vocabolario degli igloo, accrescendone la dimensione arcaica e primitiva". La particolarità di questa scultura è il numero di Fibonacci, 10946, posto su uno dei fianchi dell'animale, che si illumina di notte ed evoca il forte legame dell'artista con questa numerazione, a lungo sua Luce d'Artista della Mole Antonelliana.

L'Igloo di Mario Merz sarà in Corte d'Onore fino al 30 marzo, potrà essere visitato nell'orario di apertura della Reggia (martedì-venerdì ore 9.30-17, sabato-domentica-festivi ore 9.30-18.30, chiuso lunedì) ed è compreso in tutti i biglietti con cui si entra nella residenza (Reggia, Mostre, Giardini). Tutte le info su lavenaria.it.


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