Sul tetto del Lingotto, a 28 metri di
altezza, il giardino pensile più grande d'Europa. L'antica fabbrica
della FIAT continua a essere motore del cambiamento, che è in fondo
la sua vera vocazione: dopo aver importato in Europa il metodo
fordista di produzione, ha indicato la direzione per il recupero degli
stabilimenti industriali in disuso, puntando sul terziario, e adesso
vira decisamente verso la sostenibilità, riprendendo il filo già
lanciato, a poche decine di metri di distanza, da Eataly,
con la conversione della ex Carpano in un punto vendita di prodotti
alimentari di filiera controllabile ed ecosostenibile, e
da Green Pea, primo centro commerciale costruito secondo i criteri della
sostenibilità per vendere esclusivamente prodotti ecosostenibili.
Ci
sono oltre 40mila piante, appartenenti a 300 diverse specie, tutte
autoctone, per precise scelte progettuali, in questo sorprendente
giardino che incornicia alcune delle icone del Lingotto, dalla Bolla
alla Pinacoteca Agnelli, in fotografie decisamente bucoliche. Sono
state scelte per offrire fioriture, profumi, colori, che variano con
le stagioni. Ma non solo. Progettato da Benedetto Camerana, con la
collaborazione specialistica di Cristiana Ruspa e del suo Giardino
Segreto per la parte botanica, il giardino parla anche di temi
attuali come l'ecologia e il risparmio energetico. In questi primi mesi di vita è riuscito anche a diventare il nuovo habitat per numerosi insetti impollinatori: durante la visita si sono viste api, coccinelle, farfalle; l'architetto Camerana assicura sia stato avvistato anche un colibrì; oltre alla flora, una nuova fauna di cui la città ha fortemente bisogno. E vi assicuro che vedere le farfalle sulla pista del Lingotto e con le Alpi sullo sfondo è emozionante.
Lungo la pista che fu di collaudo, e
che rimane perfettamente leggibile, 28 grandi isole vegetali occupano
7mila dei 27mila metri quadrati disponibili e sono suddivise in
cinque aree tematiche: noccioleto, piante didattico-tintorie, piante
edibili, erbacee arbustive, meditazione. Il noccioleto ricorda il
grande contributo di queste piante al paesaggio piemontese, con il
suo fogliame rosso porpora, e all'economia locale, basti pensare che
senza le nocciole non esisterebbero la crema gianduia né la Nutella; il nocciolo cresce rapidamente in tutti i terreni, anche
quelli secchi e poveri, e la capacità di adattamento è stata uno
dei criteri per selezionare le piante del giardino. Nell'area
didattica, ci sono le specie un tempo utilizzate per tingere i
tessuti, un metodo che oggi, spiegavano gli architetti durante la
visita per la stampa, sta tornando in auge perché ecologico e
creativo. Nei pressi del ristorante, le specie edibili, che colorano
e profumano l'aria e che resistono ai parassiti con più facilità.
Le piante erbacee e arbustive apportano un'ulteriore nota di colore,
mentre l'area dedicata alla meditazione e le sue piante raccontano le
esigenze contemporanee.
Posto sul tetto, ad ammirare il panorama
di Torino e a incorniciarlo di piante, il giardino pensile del
Lingotto vuole essere uno spazio aperto a tutti, per parlare di
ecologia e benessere: la pista potrà essere frequentata anche per le
prove di auto esclusivamente elettriche, si potrà passeggiare in
bicicletta e in monopattino, si potrà praticare lo jogging, il tutto
in apposite piste, realizzate in materiali più o meno morbidi, a seconda dell'attività che ospitano. Come si potrà anche fare yoga, nell'area
dedicata, dedicarsi alla meditazione, passeggiare lungo il perimetro
del Lingotto e leggere i pannelli informativi sul paesaggio che si
sta ammirando o stare seduti sulle panchine a guardare l'arco rosso
di Torino 2006 e le Alpi. Sono tutti spazi diversi che l'architetto
Camerana ha voluto ispirandosi ai giardini barocchi, anch'essi
progettati per aree tematiche.
E non si sarà circondati solo
dalla bellezza naturale, ma anche da quella dell'arte: attualmente
sono esposte in anteprima nove grandi sculture del Novecento, in
vista della mostra temporanea
Fondazione Maeght. Un atelier a cielo
aperto, alla Pinacoteca Agnelli dal 15 ottobre. Probabilmente sarà
quella anche la data di apertura al pubblico del giardino.
Bellissima esperienza salire “sul tetto” del Lingotto come si presenta ora: immenso giardino, bella vista a 360
RispondiEliminagradi, Arte alla Pinacoteca, e ristorante raffinato...