FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Incontri da non perdere, al Festival del Classico

Libertà e Schiavitù è il tema del Festival del Classico, a Torino dal 2 al 5 dicembre 2021, al Circolo dei Lettori, in via Bogino 9, e in diverse altre sedi sparse per la città. Alla sua quarta edizione, la manifestazione, che usa il pensiero degli antichi per analizzare i fenomeni del presente, offrirà oltre 40 incontri "tra lezioni magistrali, letture, dialoghi, dispute dialettiche e seminari, per riflettere su antiche e nuove disuguaglianze, per mettere a confronto le libertà degli antichi e dei moderni, per dare voce ai classici" anticipa il comunicato stampa. Consideriamo la schiavitù una realtà del mondo antico, quando gli sconfitti diventavano schiavi dei vincitori, quando i padroni avevano potere di vita e di morte sui propri schiavi, avendo il potere di venderli al miglior offerente o di regalare loro la libertà. "La schiavitù nel mondo occidentale è sempre esistita? È ancora presente, al giorno d'oggi, sotto nuove forme? Qual è il risultato della globalizzazione in termini di libertà e schiavitù? Frutto del neoliberismo, la trasformazione economica ha evidenziato le disuguaglianze, accentuando logiche di dominio e di sottomissione" riflette ancora il comunicato.


Tantissimi gli ospiti che interverranno, dallo stesso presidente del Festival Luciano Canfora alla scrittrice Madeline Miller, che con la rivisitazione dei classici su TikTok ha conquistato i giovanissimi, dalla giornalista e attivista turca Ece Temelkuran al matematico Piergiogrgio Odifreddi, dal giornalista Mario Calabresi al sociologo dei media Christopher Cepenich, per poi arrivare a una lunga di grecisti e studiosi del mondo classico come Olimpia Impero, Giorgio Ieranò o archeologi come Federico Poole, Anna Sofia.

Tra incontri, seminari, eventi off, ve ne segnalo sette, che mi piacciono e che raccontano lo spirito del Festival del Classico e la grande attualità dei miti e dei pensatori antichi (come sarebbe bello che la loro conoscenza diventasse patrimonio delle scuole dell'obbligo!). Trovate il programma completo, con tutte le informazioni per l'ingresso nelle diverse sedi, su festivaldelclassico.it; potete anche scaricare il programma in pdf da questo link.

25 novembre 2021, ore 19
online su festivaldelclassico.it, Facebook e Youtube.
Anticipazione
La forza dei miti
La scrittrice Madeline Miller, a partire da Circe (Marsilio), La canzone di Achille (Marsilio) e Galatea (Sonzogno), guida una riflessione sulla sopravvivenza dei miti. Perché la mitologia è come una grande scatola magica che offre amori, guerre, mostri, figli, genitori, lutti, dolori, malattie, emozioni: tutto, cioè, il caleidoscopico vissuto umano, senza limiti di tempi, spazi ed esperienze. Rileggerli (e riscriverli) vuol dire trovare nuove sfumature di senso, e quindi strappare nuove risposte per quelle domande che non smetteremo mai di farci.

3 dicembre 2021, ore 10.00
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Il «giorno della schiavitù»: la condizione servile in Omero
con Giorgio Ieranò, grecista, Università di Trento
Secondo il classicista britannico Richard C. Jebb, in Omero la schiavitù mostrava un volto «meno ripugnante» (less repulsive) rispetto alle epoche successive dell’antichità. È una riflessione condivisibile? Chi erano gli schiavi dell’Iliade e dell’Odissea? Cosa implicava quel doulion emar, quel «giorno di schiavitù» spesso evocato nei poemi omerici come la prospettiva più terribile, specie per le donne fatte prigioniere in guerra?
ingresso libero fino a esaurimento posti

4 dicembre 2021, ore 10.30
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Le donne nell'antica Grecia
Emarginate in società, riscattate nell'immaginario filosofico e letterario
con Mauro Bonazzi, filosofo, e Barbara Castiglioni, grecista - modera Chiara Lombardi, docente di Letterature comparate Università di Torino
Le donne non godevano di grande considerazione nel mondo antico, vivendo ai margini della città. Al contrario, Platone nella Repubblica scrive che uomini e donne sono uguali e come tali devono essere trattati. Così come nel teatro greco e nella letteratura numerose sono le figure femminili memorabili, che scatenavano guerre (Elena), sfidavano i sovrani (Antigone), si ribellavano ai mariti (Medea) e proclamavano lo sciopero del sesso (Lisistrata), spesso con la compiacenza dei loro poeti, che tratteggiano personaggi consapevoli, arditi e commossi, simbolo dell’intelligenza – e della presenza – femminile di ogni tempo
Ingresso 3 euro; biglietti su vivaticket.it o in Accoglienza. Per i possessori di Carta Plus ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ( tel.011 8904401; email info@circololettori.it) fino a esaurimento posti dedicati

4 dicembre 2021, ore 16.30
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Dalla scrittura alfabetica alla tecnologia digitale
Una perdita progressiva di libertà?
con Andrea Colamedici e Maura Gancitano Tlon, autori di L'alba dei nuovi dei (Mondadori), e Derrick de Kerckhove, sociologo
modera Christopher Cepernich, docente di Sociologia dei Media, Università di Torino
Platone nel Fedro, di fronte alla rivoluzione della scrittura che aveva soppiantato l’oralità, ne segnala i rischi per la memoria e l’apprendimento. Oggi, con la svolta della rivoluzione tecnologica dei big data, il rischio della distruzione della capacità di autodeterminazione e della democrazia, trasformata in datacrazia, è molto più grande. La riflessione di sociologi e filosofi cerca di offrire una bussola per l’orientamento.
Ingresso 3 euro; biglietti su vivaticket.it o in Accoglienza. Per i possessori di Carta Plus ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ( tel.011 8904401; email info@circololettori.it) fino a esaurimento posti dedicati

4 dicembre 2021, ore 21.00
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Donne e schiavitù nella tragedia greca
«Ero regina… ora sono schiava»
reading con Anita Caprioli
drammaturgia di Olimpia Imperio, grecista
in collaborazione con Parco Archeologico di Selinunte
«Nessuno è mai nato schiavo per natura»: così Filemone, tra IV e III secolo a.C., ribalta la concezione aristotelica della condizione servile. Preconizzata nella tragedia ateniese del V secolo, quest'idea risulta tanto più rivoluzionaria se la schiavitù è quella delle donne, per giunta prigioniere e straniere, che, vivendo una condizione di duplice subordinazione, si pongono all'intersezione delle due categorie più ai margini della società greca antica.
Ingresso 5 euro; biglietti su vivaticket.it o in Accoglienza. Per i possessori di Carta Plus ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ( tel.011 8904401; email info@circololettori.it) fino a esaurimento posti dedicati

5 dicembre 2021, ore 15.00
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Antiche e nuove disuguaglianze
con Francesca Reduzzi, giurista dell'antichità, Università di Napoli "Federico II", ed Ece Temelkuran, giornalista, scrittrice e attivista
modera Annalisa Camilli, giornalista
Un mondo giusto e dignitoso è possibile? Forse riscoprendo i gesti umani, in questi tempi troppo spesso dimenticati, e vedendo gli altri innanzitutto come persone. Perché c'è una storia che continua: è quella dei diversi, degli emarginati, degli sfruttati, che sono costretti a vivere, a ogni latitudine, in perenne stato di privazione. Nel passato come ora. Ma una soluzione ci deve essere.
Ingresso 3 euro; biglietti su vivaticket.it o in Accoglienza. Per i possessori di Carta Plus ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ( tel.011 8904401; email info@circololettori.it) fino a esaurimento posti dedicati

5 dicembre 2021, ore 17.00
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Quale futuro dell'uomo emancipato dalla schiavitù del lavoro?
con Maurizio Ferrarris, filosofo, e Aldo Schiavone, storico
modera Elena Loewenthal
La rivoluzione tecnologica ha trasformato radicalmente la qualità del lavoro e mutato quel rapporto fra capitale e lavoro che aveva segnato la modernità occidentale e scolpito la struttura delle società. Il nuovo lavoro non socializza e non crea eguaglianza, ed è problematico che possa supportare lo sviluppo della democrazia. Ci aspetta la costruzione di una nuova antropologia dell'umano: compito cui sembriamo ancora impreparati. Ingresso 3 euro; biglietti su vivaticket.it o in Accoglienza. Per i possessori di Carta Plus ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ( tel.011 8904401; email info@circololettori.it) fino a esaurimento posti dedicati


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