Un'altra serie girata a Torino, si
intitola
Guida astrologica per cuori infranti, è tratta dal libro
omonimo di Silvia Zucca, è appena uscita su Netflix ed è proprio
molto leggera e scacciapensieri. La prima stagione è costituita da
sei episodi, ognuno con il nome di un segno zodiacale (siamo partiti
dall'Ariete e siamo arrivati alla Vergine), e la trama, scorrevole e
veloce, è un po' un già visto, con situazioni che si sa già come
vanno a finire, ma, per l'appunto, è giusto per passare una mezz'ora
in leggerezza. Alice è la solita
thitrty and something sfigata in
amore e più o meno pure al lavoro (ma quanto male ha fatto alla
letteratura e al cinema al femminile Bridget Jones, il personaggio più
inutile e sopravvalutato degli ultimi decenni?!). Assistente
alla produzione in una piccola azienda che produce contenuti per le
tv locali, Dora TV, con sede ai Docks Dora, ha appena scoperto che
Carlo, l'ex a cui ancora pensa e che è regista nella sua stessa casa
di produzione, diventerà padre, mentre lei è ancora
irrimediabilmente single.
Sempre in Dora TV, Alice conosce il
buon Tiziano, detto Tio, un attore/conduttore che è anche astrologo
a tempo perso e che ha nelle stelle la propria guida di vita; in poco
tempo Tio diventa il suo punto di riferimento sentimentale,
perché ha consigli e indicazioni per ogni segno zodiacale e, dunque,
per ogni eventuale pretendente dell'amica. Intorno ad Alice, tutto un
mondo colorato, tra genitori distratti, colleghi di lavoro e amiche
del cuore, che, se ce ne fosse uno solo con un accento anche solo vagamente
torinese, ci sarebbe da fare la ola. Ma sin dalle prime battute sappiamo che in tutto
quest'universo di gente, chi si prenderà la sua attenzione è il
nuovo direttore creativo, il silenzioso, ma sempre presente Davide
Sardi. Perché le Bridget Jones di ogni latitudine finiscono sempre a
guardare al loro capo e questo non è mai un bel messaggio.
Senza
raccontare ulteriormente la trama, che, come già detto, scorre via
veloce e leggera, tutt'intorno ad Alice c'è soprattutto Torino. Che
non ci rendiamo mai conto a sufficienza di quanto sia bellissima e
cinematografica. Guardavo certi scorci lungo il fiume, dai ponti,
verso piazza Vittorio Veneto e pensavo che finalmente ci si è
accorti quanto la città sia sfondo adeguato non solo di noir dalle atmosfere scandinave, ma anche per le commedie
romantiche e per i toni brillanti.
Torino sa essere leggera e
scacciapensieri, nelle strade che portano verso la collina, nel suo
centro storico dalle eleganti facciate ottocentesche, nei suoi locali
sotto i portici (i nostri protagonisti hanno una predilezione per
Poormanger di via Palazzo di Città). In
Guida astrologica per cuori infranti c'è un solo neo, a parte
l'assenza dell'accento torinese e l'abbondanza del romano e del
napoletano, anche se ben controllati: i movimenti dei protagonisti in
città sono abbastanza illogici per chi ne conosce la geografia. Per andare dai Docks Dora a casa sua, davanti
alla Consolata (Alice abita dietro una delle finestre ad arco, nel
cortile davanti alla Basilica), la nostra bella riesce a passare a
Lucento, accanto alla chiesa dei Santi Bernardo e Brigida. Per portare Alice dall'amica, in
collina, Davide riesce a concedersi un lungo giro in moto, dai Docks Dora a
Porta Palazzo (ci sta), quindi via Pietro Micca direzione piazza
Castello (si vede la facciata juvarriana di Palazzo Madama), subito
dopo via Po direzione piazza Castello (si vede la facciata medievale
di Palazzo Madama), quindi piazza Vittorio Veneto, la Gran Madre, corso
Vittorio Emanuele II direzione Porta Nuova e poi, finalmente, corso
Quintino Sella. Sono movimenti che fanno sorridere chi conosce la
città, ma che, allo stesso tempo, mostrano il suo incredibile
fascino notturno, una cartolina che è come un invito turistico a
scoprirla e vivere di persona la sua bellezza romantica.
Non ho
detto niente degli attori, ma mi sono piaciuti tutti, a partire da
Claudia Gusmando, la protagonista, che avevo visto solo ne L'allieva,
e da Michele Rosiello, il misterioso Davide, che avevo già visto
nella prima stagione de L'isola di Pietro (l'unica che ho retto, mi
spiace) e, in ruolo molto secondario, peccato, in Mina Settembre.
Menzione a parte per Lorenzo Adorni e il suo fluido Tio, non lo
conoscevo come attore ed è stato una delle sorprese più
interessanti di Guida astrologica per cuori infranti. Netflix ha
appena confermato la seconda stagione della serie, dovremo quindi
vedere dalla Bilancia, segno della protagonista, ai Pesci, passando
per il da lei odiatissimo Scorpione, che chissà non sia il segno del
misterioso Davide, giusto per dimostrarci che non sempre le stelle spiegano tutto, anche se possono indicarci la via.
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