Difficilmente segnalo le mostre delle
gallerie d'arte, non perché non le apprezzi, la vita culturale
garantita a Torino dalle gallerie d'arte è altamente consigliabile!,
ma perché sono tante e non riesco a stare dietro a tutte. Ogni tanto
l'eccezione, come questa,
Architetture criminali, progetto fotografico
di Adelaide Di Nunzio, in corso alla galleria Febo e Dante fino all'8
gennaio 2022.
Architetture criminali perché indaga sugli effetti
dell'illegalità sul paesaggio e sulle persone in alcune aree
dell'Italia meridionale, attraverso le immagini di edifici abusivi o
costruiti illegalmente, abbandonati e/o non terminati, senza rispetto di storia, paesaggio, culture.
Un tema a cui sono piuttosto sensibile, da amante
dell'architettura e da torinese con origini meridionali. Il progetto
di ricerca della fotografa, nata a Napoli e oggi attiva tra la sua
città natale e la Germania, è durato dieci anni, dal 2010 e il
2020; oltre alla mostra in corso, Di Nunzio ha pubblicato un libro
dallo stesso titolo. "Ho voluto fotografare questi scheletri del
degrado urbanistico come se fossero dei monumenti magnifici, al pari
di altre attrazioni turistiche per le quali la nostra Italia è così
famosa. Rappresentati come reliquie, questi relitti acquistano
maggiore visibilità, catturano il nostro sguardo e ci invitano ad
una riflessione profonda sulla storia contemporanea della nostra
architettura e del nostro territorio" ha spiegato l'autrice di
Architetture Criminali.
Il suo timore, infatti è che "lo
sguardo, al primo impatto, inorridisce alla vista dell'edificio in
disuso, del non finito abusivo o abbandonato, ma con il tempo questo
diventerà invisibile". Nelle sue foto invece, dalla Campania
alla Sicilia, dalla Calabria alla Puglia, questi edifici illegali,
fotografati come se fossero monumenti, obbligano tutti a riflettere:
"Con lo stratagemma estetico di rappresentare con autorevolezza
e magnificenza tali orrori architettonici, la fotografa ci invita ad
una riflessione profonda su tematiche etiche e morali, sociali ed
antropologiche. Abituarsi alla bruttezza può essere sinonimo di
abitudine all'illegalità?" chiede il comunicato stampa. E la
risposta sta a ognuno di noi.
Architetture Criminali è alla Galleria
Febo e Dafne, in via Vanchiglia 6, interno cortile, fino all'8
gennaio. L'orario di apertura è martedì-venerdì ore 15-19, sabato
ore 11-19 (fino al 18 dicembre 2021). Dal 21 dicembre 2021 all'8
gennaio 2022: solo su prenotazione (email
feboedafne@gmail.com)
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