La stazione di Porta Nuova si è
arricchita di un nuovo spazio, Il Terrazzo, un'ampia area lounge, al
primo piano, affacciata sul grande atrio d'ingresso e sulle corti, fino all'ingresso ai binari. È un'area
luminosa, su cui si aprono numerosi locali, da Rosso Pomodoro a
McDonald's da Old Wild West a Kono Creperia, fino all'Harry's Bar, per la prima volta a Torino
(sue le vetrate davanti all'atrio d'ingresso). Belle anche le
poltroncine e i divani di legno, che permettono di seguire i pannelli
con gli orari dei treni in arrivo e in partenza e di godersi
l'atmosfera. La cosa che colpisce favorevolmente è che Il Terrazzo è
sì uno spazio che si rivolge ai viaggiatori in attesa del treno, ma
è anche concepito come un punto di ritrovo per i torinesi: non solo
i locali in cui incontrarsi per mangiare insieme, ma anche la
possibilità di lavorare al computer, le poltroncine per fermarsi a
chiacchierare, tutto è un invito a usare il nuovo spazio di Porta
Nuova per darsi appuntamento.
Il progetto è dello Studio Retail
Design di Paolo Lucchetta e porta con sé i principi della
biosostenibilità. I curiosi lampadari sono a basso consumo, il
pavimento è in larga parte in bamboo, il sistema di condizionamento
si basa su efficienza e risparmio energetico. "Per contenere la
dispersione energetica e mantenere un ideale microclima nello spazio,
sono state realizzate due grandi vetrate lato binari di oltre 23o
metri quadrati" spiega Lucchetta "Per il confort dei
visitatori e viaggiatori una serie di comode sedute, realizzate in
legno e dal design innovativo e ampi tavoli per il coworking e la
socialità, oltre ad aree di ricarica device, Bancomat e toilette".

Per salire al Terrazzo ci sono 7 punti
di accesso, distribuiti tra atrio e fronte binari; sono rampe di
scale a volte poste in modo simmetrico, con un tocco monumentale che
sembra citare un po' il barocco; ci sono anche scale mobili e una
scala a chiocciola, che si avvolge intorno all'ascensore. Sul tetto,
del Terrazzo c'è anche un'installazione artistica, un regalo alla
città e ai viaggiatori curato da Paratissima: la Cosmogonia del
nuovo mondo, che, spiegano da Paratissima, "vuole portare tra le
persone le tematiche fondamentali del nostro tempo contemporaneo,
utilizzando l'arte come volano e linguaggio empatico. Al centro
l'ambiente, intreccio inscindibile tra naturale e sociale espresso
dal concetto di biosfera: il grande tema globale, urgente, che
riguarda tutti, ogni ambito, ogni individuo. Serve un modello di
sviluppo comunitario e partecipativo sostenibile, un patto di
convivenza che metta al centro i concetti di ecologia e solidarietà".
L'installazione è formata da una serie di bolle, che rappresentano
un sistema di pianeti, ciascuna delle quali affidata a un artista,
per approfondire uno dei temi che gli stanno a cuore. La mia bolla
preferita, sul lato di Rosso Pomodoro, racchiude tanti vegetali e ci
racconta quanto sia importante curare il mondo che ci circonda.

Il
progetto di questa Porta Nuova aperta alla città e fascinoso e
intelligente, fa sentire la mancanza di un analogo lavoro su Porta
Susa, stazione bella e contemporanea, ma ancora priva di negozi,
punti di ritrovo e apertura alla città. Speruma, come si dice a
Torino.
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