C'è un nuovo percorso nei Musei Reali,
la Galleria Archeologica. Si trova al piano terra della Manica Nuova
ed è un bell'esempio di allestimento museale contemporaneo, che
valorizza non solo la collezione e i reperti in mostra, ma anche il
ruolo dei social nella diffusione delle immagini e della bellezza. Il
corridoio centrale, che ospita soprattutto busti e statue romane, è
come una lunga galleria, che vuole ricordare quella che un tempo
univa Palazzo Reale e Palazzo Madama, in cui il duca Carlo Emanuele I
aveva raccolto le sue collezioni.
E dal Duca
sabaudo e da suo padre, Emanuele Filiberto, collezionisti che questa
passione seppero trasmettere ai propri discendenti (non c'è antico
Museo torinese il cui nucleo iniziale non sia appartenuto a Casa
Savoia), la Galleria Archeologica parte, mostrando le prime
acquisizioni dei due sovrani. Nelle sale aperte lungo l'asse
centrale, le belle collezioni di vasi greci, alcuni dei quali
minuziosamente ricostruiti; le sorprendenti opere etrusche, dai
vasellami alle urne cinerarie fino al magnifico sarcofago della
Matausna, il tutto finemente scolpito e con le tracce dei vivaci
colori che dovevano illuminarli. C'è una sezione dedicata al mondo
fenicio, con reperti e manufatti provenienti dalla Sardegna (che
crogiolo di culture che è stata l'isola più inafferrabile e
misteriosa del Mediterraneo!), una presenza, quella fenicia, e poi
cartaginese, sottolineata dall'iscrizione in bronzo trilingue,
punico, greco e latino. Ampio spazio anche per le collezioni cipriote
che, dopo la bella mostra nella Sala Chiablese, mostrano la ricchezza
culturale dell'isola, luogo d'incontro tra Oriente e Occidente e
capace di elaborare una propria identità sintetizzando le influenze
delle diverse civiltà.
La sezione che mi ha sorpreso di più è
quella sul mondo assiro, aperta da un bellissimo e inaspettato
bassorilievo di re Sargon II, intorno al quale ci sono vetrine di
statuine e manufatti, con un'intera parete dedicata alle tavolette
d'argilla, in cui i minuscoli caratteri cuneiformi indicano
esercitazioni, contratti, accordi. Si scopre così che il Museo
d'Antichità torinese possiede la più ricca collezione italiana di
testi cuneiformi e sigilli a cilindro, rimasta nascosta fino
all'esposizione nella Galleria Archeologica (ma ci pensate mai ai
tesori custoditi nei magazzini dei Musei e invisibili al pubblico per
mancanza di spazi?). Poi il mondo romano: la lunga galleria su cui si
affacciano le sale, e che mostra busti, statue, bassorilievi
provenienti dall'Impero, si conclude nella Rotonda degli Imperatori,
con i volti dei più importanti condottieri e personaggi della
cultura romana. Ma la chicca, in una sala adiacente, è il calendario
romano, un salto tra
calendae,
idi e
nonae, proveniente dai Fasti
Prenestini. Nella stessa sala, una collezione di raffinate statuine
bronzee, come, poche sale più in là, c'è una collezione di
eleganti unguentari in vetro; elementi che raccontano quanto sapesse essere raffinata la vita nel Mediterraneo antico.
La
Galleria Archeologica mi ha piacevolmente sorpreso. Mi aspettavo che
fosse bella, i Musei Reali stanno facendo un lavoro di risistemazione
delle collezioni molto interessante. Ma non mi immaginavo che fosse
così ricca di contenuti e che contasse su collezioni così vaste. I
vasi greci e i sarcofagi etruschi, bassorilievi assiri e gioielli
ciprioti, statue romane e manufatti fenici, il Mediterraneo antico a
portata di mano. Il tutto in un allestimento curato e contemporaneo,
che è parte del successo di questa Galleria Archeologica: tutto è
attentamente studiato, le prospettive concluse scenograficamente da
statue, vasi, sarcofagi; l'attenzione alla simmetria
nell'impostazione scenografica dei gruppi di vasi, statue, urne
cinerarie; la luce, che cade sugli oggetti senza creare fastidiose
ombre per le fotografie. Un allestimento che pensa alla sua resa
gradevole sui social, senza cedere un millimetro sulla funzione
culturale dei reperti. Un percorso dei Musei in cui tornare e
ritornare.
La Galleria Archeologica, nel piano terra della Manica
Nuova, appartiene al Museo d'Antichità dei Musei Reali, in piazzetta
Reale 1. Gli orari di apertura sono dalle ore 9 alle 19 da martedì a
domenica, lunedì chiuso. Il biglietto è compreso nel biglietto
d'ingresso ai Musei Reali, intero 15 euro, ridotto 2 euro per 18-25
anni, gratis per under 18, possessori tessere Abbonamento Musei e
Torino+Piemonte Card. Tutte le info su
www.museireali.beniculturali.it.
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