Ivrea è la Capitale Italiana del Libro
2022, scelta dal Ministero della Cultura attraverso una giuria di
esperti presieduta da Marino Sinibaldi, neo presidente del Centro per
il Libro e la Lettura, e composta da Gerardo Casale, Stefano Eco,
Cristina Loglio e Valentina Sonzini. Il capoluogo del Canavese ha
battuto la concorrenza di Aliano (Matera), Barletta, Costa di Rovigo
(Rovigo), Nola (Napoli), Pistoia, Pescara e Pordenone, le altre sette
finaliste. La sua vittoria è una
gran bella notizia per il Canavese, che per un intero anno avrà un
ulteriore elemento di promozione turistica e culturale, e per Torino,
che alla sua lunga tradizione editoriale e al suo Salone del Libro
vedrà affiancato un progetto innovativo a poco più di 40 km di distanza. É una gran bella notizia soprattutto per Ivrea, ovviamente, che dà un
senso al legato visionario degli Olivetti e che si propone come
piccola capitale dell'innovazione culturale, mostrando come la
provincia italiana sia ricca di fermenti e inquietudini da non
perdere.
Il progetto presentato da Ivrea ha puntato sulla
partecipazione dei cittadini: "Nonostante la pandemia,
abbiamo deciso di incontrarci dal vivo, di discutere con passione con
oltre 50 persone in presenza e altrettante collegate da remoto.
Ciascuno di loro è diventato a sua volta motore di relazioni, ha
ascoltato idee e proposte, ha fatto da centro di rete e da
moltiplicatore. La candidatura di Ivrea non è quindi una candidatura
istituzionale, ma un percorso di crescita della comunità, che non
vuole essere vissuta come una 'community target' legata a interessi
commerciali, ma vuole tornare a leggere, scrivere, pubblicare e
discutere con grande libertà e passione" ha scritto Paolo
Verri, Coordinatore pro-bono del dossier di candidatura, nello stesso
dossier.
Il libro viene considerato "come punto di partenza
di ogni altra forma del sapere e dell'apprendimento perché pensiamo
che il libro e la lettura non siano alternativi ad altri consumi
culturali, ma ne siano generatori da un lato, e punto di arrivo
dall'altro". Da questa premessa, il ruolo delle biblioteche, che
Ivrea non intende trattare come "luoghi per iniziati"; nel
suo progetto, infatti, saranno luoghi di inclusione e pensiero, per
aiutare a superare le disuguaglianze e costruire una società
aperta.
Se avete tempo, leggete
il dossier della candidatura di Ivrea, è davvero bello e interessante, sia per le sue proposte che
per le sue premesse. E aiuta a capire come davvero il libro e il
sapere ci rendano persone libere e consapevoli. Tre le sfide, e
conseguenti risposte, che la nuova Capitale Italiana del Libro
affronterà nel 2022. La prima: il futuro che ci
aspetta sarà sillabico o iconico? si chiedono i promotori della
candidatura. Vincerà la pagina scritta o l'immagine? E se, come
sembra in questi anni, sarà l'immagine ad affermarsi, sarà davvero
tutto perduto, dato che fino all'Alto Medioevo la cultura occidentale
è stata sostanzialmente orale? La seconda sfida è attualissima:
libro o ebook? biblioteche fisiche o digitali? "Oggi gli ebook paiono
essere popolari al pari dei libri cartacei e le statistiche ci dicono
che vengono scelti da chi predilige la comodità e il risparmio. Ma
come vivono le giovani generazioni questo tipo di offerta? (...)
ormai da dieci anni sono molto numerose le storie di grandi successi
nati in ambiente digitale e divenuti poi
longseller in formato
cartaceo. La questione posta a Ivrea, patria dell'informatica
mondiale e tempio dell0innovazione, assume valori e tinte ancora più
forti; specie se correlata a quanto è accaduto ad Amazon, nato per
vendere libri e divenuto il più importante mercato di merci al
mondo". E poi l'ultima sfida: "Qualità o quantità? Quanti
libri deve pubblicare un editore per essere visibile in libreria? Il
canale librario rimane fondamentale? L'editore deve puntare alla
vendita o alla diffusione di un prodotto di qualità?"
Un
mondo in continua trasformazione, che Ivrea racconterà senza
pregiudizi, durante tutto il 2022, guardando al futuro, come ha
insegnato il più illustre dei suoi cittadini del Novecento, Adriano
Olivetti, raccontando opportunità e accogliendo nuovi punti di
vista. Il programma, presentato nel dossier, inizia nei prossimi giorni
e coinvolge anche il territorio, non solo eporediese, con un vero e
proprio polo al Castello di Masino, dove sarà inaugurata la nuova
Sala di Lettura e ci saranno visite guidate alla Biblioteca, che
custodisce anche tre copie originali de
L'Encyclopédie di Diderot
e d'Alembert. Poi iniziative
ad hoc per la Giornata Mondiale del
Libro (23 aprile), per l'Ivrea Summer Festival (luglio-agosto), per
il Festival dell'Architettura (settembre), per la Biennale della
Democrazia a Torino (ottobre 2022). Davvero tanti gli eventi
culturali da non perdere nei prossimi 12 mesi, nel nome del libro e
della cultura.
Ivrea, città da visitare spesso nel 2022 (e c'è pure il treno
comodo che arriva in città da Torino senza dover prendere l'auto, cosa si vuole di
più!).
Commenti
Posta un commento