Il 17 febbraio 1848 re Carlo Alberto di
Savoia concedeva i diritti civili ai suoi sudditi di religione
valdese, primo sovrano in Italia, con la promulgazione delle Lettere
Patenti; poche settimane dopo, il 29 marzo, gli stessi diritti erano
riconosciuti ai sudditi di religione ebraica, attraverso il Regio
Decreto. Due date che hanno cambiato la storia del Regno di Sardegna
e lo hanno reso faro di libertà, ancora prima dell'imminente
Risorgimento. Due date che Valdesi ed Ebrei continuano a celebrare,
quasi due secoli dopo, a ricordare a tutti, anche a chi Valdese ed
Ebreo non è, che i diritti conquistati vanno difesi e mai dati per
scontati. Anche quest'anno, dunque, quegli storici giorni del 1848
vengono ricordati, per riflettere sulle sfide contemporanee, in
particolare sulla contraddittoria convivenza tra i diritti
individuali e l'appartenenza alla collettività e sulla laicità.
Due gli appuntamenti, in quella che la Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia (FCEI) chiama la
Settimana della Libertà.
Stasera, alle ore 18.30, nel Salone dalla Casa Valdese, si terrà un
incontro a cura della associazione "ArticoloZero -
coordinamento per la laicità", per riflettere su come il mondo
della comunicazione affronti il tema della laicità nel nostro
Paese, e come e se riesca a svolgere il proprio lavoro laicamente e
senza condizionamenti religiosi, specie quando affronta temi
sensibili come la scuola, la sanità, i diritti. L'incontro sarà
presieduto e coordinato da Sergio Foà (Dipart. di Giurisprudenza,
Università di Torino) con la partecipazione di: Stefania Aoi
(giornalista), Maria Teresa Martinengo (giornalista e segretaria
dell'Ordine dei Giornalisti Piemonte), Gian Mario Gillio
(giornalista e responsabile comunicazione e rapporti istituzionali
Fcei), Guido Vitale (giornalista e consulente per la comunicazione
all'Ucei), Simona De Ciero (giornalista del
Corriere della Sera –
redazione di Torino).
Il 17 febbraio, alle ore 18.30, sempre nel
Salone della Casa Valdese, il convegno dal titolo
Libertà
individuale e interessi comuni, organizzato dal CCP (Centro Culturale
Protestante di Torino), alle 18,30: "L'emergenza epidemica ha
fatto riemergere una forma antica del conflitto sociale, quello tra i
diritti del singolo e le ragioni della comunità. È un conflitto
antico in cui si fanno di volta in volta valere le ragioni di
Antigone e quelle di Creonte. In realtà non si può decidere a
priori su di uno scontro di questo genere, bisogna invece individuare
di volta in volta quali diritti vengano eventualmente lesi e quale
sia la posta in gioco per tutta la comunità" spiega il
comunicato stampa per introdurre l'argomento. Parteciperanno
all'incontro: Andrea Giorgis (parlamentare PD e professore ordinario
di Diritto Costituzionale presso l’Università di Torino), Paolo
Vineis (professore ordinario di Epidemiologia ambientale presso
l’Imperial College di Londra). Modererà l’incontro Luca Savarino
(docente di Bioetica presso l'Università del Piemonte Orientale).
Il
19 febbraio, alle ore 18.30, ancora una volta nel Salone, si terrà
lo spettacolo teatrale del GTA (Gruppo Teatro Angrogna) dal titolo
Li
valdès: storia e canti di un popolo-chiesa.
Il 29 marzo, giorno
della concessione dei diritti agli Ebrei, Valdesi ed Ebrei si
incontreranno alle ore 21, nel Salone della Comunità Ebraica in
piazzetta Primo Levi, per conversare "sul tema delle radici
bibliche del tema della libertà e responsabilità della persona".
Tutti gli eventi saranno in diretta sui canali
Facebook e
Youtube della Chiesa Valdese, tranne quello del 29 marzo, in streaming sui
canale dell'associazione Amicizia ebraico-cristiana, organizzatrice
della serata (
Facebook e
Youtube). A ricordare il riconoscimento dei diritti civili alle
due comunità, il 16 e 17 febbraio e il 29 e 30 marzo, la Mole
Antonelliana sarà illuminata con il logo del falò delle passate
edizioni e il tema di quest'anno.
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