In
questi giorni Torino è stata protagonista dei media per un foto
scattata da un drone e diventata virale, in cui si vede piazza San
Carlo e si legge nel suo pavimento "Ti amo ancora". A
rivelare l'arcano, nella loro pagina Instagram, gli Eugenio in Via Di
Gioia: nessuna operazione di marketing e nessun vandalismo, Ti amo
ancora è "una dichiarazione d'amore sincera. Una presa di
coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo
economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. L'aria
irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro
pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove
generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre,
invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a
gridare: ti amo ancora".
A realizzare la scritta, spiegano in
un post successivo, "150 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 29
anni", che si sono trovati il 28 marzo alle ore 21.30 in piazza
San Carlo con "quattromila gessetti da scuola elementare
bianchi, una trentina di rotoli di scotch di carta e un metro da
sartoria". L'atmosfera vissuta p del tutto invidiabile:
"Prendiamo la parola e proponiamo una gigantesca dedica
d’amore al nostro pianeta. «Ti amo ancora». Iniziamo a costruire
la geometria della frase partendo dal centro. Le lettere prendono
forma, optiamo per le dimensioni cubitali: 15 metri di altezza
ciascun carattere. Ci organizziamo, scegliamo con perizia la tecnica,
i ruoli e le soluzioni, perché crediamo fortemente che bellezza stia
nei dettagli. Iniziamo a colorare. Inizialmente sembra una
passeggiata, le lettere si colorano con una rapidità straordinaria,
l'unione fa la forza. Presto però si fanno le 24 e gli ultimi
pullman ci portano via metà della squadra. Sembra che il ritmo
rallenti, ma tra musica sussurrata, nuove amicizie e strampalate
tecniche di colorazione con gessetti, con grande stupore di tutti
alle 3,30 finiamo l'ultima lettera. La
stanchezza non ci ferma, il freddo non si sente, l'adrenalina ci
consente di continuare a parlare tutta la notte, raccontarci le
nostre vite, le nostre passioni, i nostri progetti. All'alba del 29
marzo facciamo colazione, alziamo il drone e fotografiamo il nostro
grido". Ti amo ancora. Ne ha parlato
tutta Italia, la scritta è già andata via, grazie ai solerti
netturbini (che sarebbe bello vedere in azione per altre cause) e
alla pioggia di ieri. Ma quel grido d'amore è rimasto come un
segnale. "Tutto è tornato come prima, ma c'è una storia
in più da raccontare" concludono gli
Eugenio in Via Di Gioia.
Il racconto della band torinese è
su Instagram.
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