L'Eurovision Song Contest è ormai
alle porte e dal 10 al 14 maggio 2022 rivoluzionerà la vita torinese,
come fecero probabilmente solo i Giochi Olimpici Invernali del 2006.
Arriveranno di nuovo decine di migliaia di turisti e anche i torinesi
animeranno il centro, per ripetersi soddisfatti quanto Torino sia
bella e quanto sia bello vederla al centro del mondo. Poco meno di una settimana per scoprire il capoluogo
piemontese e trovare nuove chiavi per apprezzarlo; qui 10 idee
sparse, per turisti in visita e per torinesi che si vogliono
divertire a guardare la loro città centro di tutte le lingue
d'Europa. L'ordine è totalmente casuale.
Ascoltare Eurovision
in Turin al Museo EgiziQuesto è il must da cui iniziare. Alcuni
mesi fa la band torinese Eugenio in via di Gioia ha lanciato quello
che in città viene considerato il vero inno di Eurovision, potete
ascoltarlo
a questo link. Un ritmo scatenato e versi irriverenti mescolano le eccellenze cult cittadine con i
Maneskin, alla cui vittoria Torino deve l'arrivo di ESC, e con Chiara
Ferragni, che, dopo aver portato a +27% le visite agli Uffizi, deve
per forza visitare anche il "Museo Egizi". Non si può non
ascoltare in una sala qualunque del celebre Museo torinese (il più
antico del mondo, il secondo per importanza dopo quello del Cairo).
Anche perché Chiara Ferragni al Museo Egizio è poi venuta sul serio,
portando con sé il piccolo Leo e citando la canzone nel suo post.
Salire a piedi sulla cupola della MoleLa Mole
Antonelliana ospita il Museo Nazionale del Cinema ed è dotata di un
ascensore per salire fino al Tempietto, da cui si gode di una delle
viste più belle sul centro della città (la collina è vicinissima, e le cupole barocche sembrano a portata di mano).
Ma da qualche tempo c'è una visita speciale, poco promossa e poco
conosciuta: la salita al tempietto attraverso le strutture della
cupola; si passa nell'intercapedine della struttura, attraverso i passaggi "segreti", usati per costruire
la cupola, si conosce dall'interno uno degli edifici più bizzarri e
più emblematici dell'Ottocento italiano. La visita è spettacolare,
sconsigliata però a chi ha problemi motori o di malattie al cuore.
Per tutte le informazioni e prenotazioni,
www.museocinema.it
Le cupole
barocche della chiesa di San Lorenzo e della Cappella della Sindone
A
poche decine di metri di distanza tra loro, le cupole di San Lorenzo e della
Cappella della Sindone, quest'ultima nel percorso di visita dei Musei
Reali, sono le più belle della città. Se siete turisti non
potete perderle, se siete torinesi, tornate a visitarle, la bellezza
merita incontri periodici e riempie sempre i cuori. Entrambe
progettate da Guarino Guarini, hanno influenze orientali nel gioco e
nell'uso degli archi e della luce e ricordano come l'unica salvezza
dell'uomo sia la fede in Dio, la cui Verità arriva dall'alto,
metaforicamente attraverso la luce, per illuminare i cuori al buio
dell'umanità. Realizzate durante la Controriforma, uniscono il fasto
del Barocco alla severità del Concilio di Trento, imperdibili
davvero.
Invito a Pompei, a Palazzo MadamaIn questi giorni
ci sono diverse mostre che meritano una visita a Torino. Ho scelto
Invito a Pompei, a Palazzo Madama, perché racconta una straordinaria
città romana, la cui vita quotidiana è stata fermata dall'eruzione
del Vesuvio, nell'edificio torinese che sintetizza la storia
millenaria della città. Per di più la mostra è nella Sala del
Senato, che ospitò il Senato subalpino e poi quello del Regno
d'Italia. Qui, affreschi, mosaici, suppellettili, monili di grande
raffinatezza, insieme a statuine, elementi di arredamento e gioielli
raccontano la vita di Pompei, ricostruita come in una delle lussuose
domus che il vulcano coprì di cenere. E dopo la mostra c'è Palazzo
Madama, con le sue collezioni e con la sua torre belvedere.
Cena
d'autore da Condividere, con Ferran Adrià e Dante FerrettiNel
complesso della Nuvola della Lavazza, una delle architetture
contemporanee più emblematiche di Torino, c'è Condividere,
ristorante dalle atmosfere un po' oniriche e surreali, firmate dal
Premio Oscar Dante Ferretti, e il cui concept è curato da Ferran
Adrià. Si potrebbe dire che è l'unico ristorante rimasto legato al
celebre chef catalano. In cucina c'è il modenese Federico Zanasi e
l'occasione unica per apprezzare come Adrià vede i ristoranti del
futuro prossimo, affidati a giovani chef, è imperdibile. Come è
imperdibile l'intera Nuvola, che custodisce anche il Museo della
Lavazza, con un percorso che ricostruisce la storia del marchio,
dalla prima drogheria torinese alla Stazione Spaziale e ai
testimonial più amati.
La Torino Magica e Sotterranea con
SomewhereSe volete conoscere Torino da punti di vista insoliti e
originali, fate un salto a visitare la pagina di
somewhere.it: la
Torino Magica, con le leggende esoteriche che appartengono alla
storia cittadina, la Torino Sotterranea, con la scoperta di gallerie,
rifugi anti aerei e percorsi privati, la nuova Torino golosa o le
visite notturne a Palazzo Reale e l'aperitivo sul campanile del
Duomo, con tutte le cupole barocche a pochi metri di distanza, sono
alcune delle fascinose proposte. Oltre all'originalità di
percorsi e idee, Somewhere conta su guide preparate, dotate di una
certa ironia e piacevoli da ascoltare. Il tempo vola e la città
svela i suoi volti sconosciuti: durante Eurovision, non mancate di
regalarvi una di queste chicche!
Una scappata al Lingotto per
Green Pea e EatalyA non troppa distanza dal Pala Alpitour, che
ospiterà ESC, c'è il complesso del Lingotto, accanto al quale sono
sorte due delle creature di Oscar Farinetti: Eataly e Green Pea.
Nell'ex fabbrica della Carpano, appositamente ristrutturata, c'è il
primo di tutti gli Eataly, quello da cui è partita la conquista
dell'Italia e del mondo. Green Pea è il primo centro commerciale
ecosostenibile di prodotti ecosostenibili, inserito in un edificio
costruito
ad hoc che è ovviamente manifesto della filosofia (e che
da solo vale la visita). Sia Eataly che Green Pea offrono anche belle
soluzioni per pranzare o cenare; da Eataly ci sono i ristorantini
tematici, da Green Pea i ristoranti hanno viste panoramiche sulla
città.
A Superga con la DentieraSul colle più alto della
collina torinese c'è la Basilica di Superga, punto di riferimento
irrinunciabile per i torinesi. Oltre che in auto, vi si sale a piedi,
attraverso i sentieri e un paio d'ore di tempo, oppure con la
Dentiera, storico trenino in partenza dalla Stazione di Sassi.
Un'esperienza bella e piacevole, in un trenino foderato di legno, che
consente mano a mano belle viste della città e che lascia poco più
in basso della Basilica, permettendo di coglierne tutta l'imponenza
barocca all'arrivo. Non merita una visita solo la Basilica; il suo
complesso ospita le Tombe Reali dei sovrani sabaudi e delle loro
consorti e alle sue spalle c'è la lapide che ricorda il Grande
Torino. Tutt'intorno silenzio e pace, con vista sul Torinese. Info sulle
visite su
www.basilicadisuperga.com.
Sulla
terrazza del Museo della Montagna
La cartolina tipica di Torino
viene scattata dal Monte dei Cappuccini: il Po in primo piano, piazza
Vittorio Veneto con la Mole Antonelliana e, sullo sfondo, la corona
delle Alpi. Ma se volete avere un panorama ancora più esaustivo,
dovete spostarvi di pochi metri, nel Museo della Montagna, dotato di
una magnifica terrazza con vista sulla città. Qui il panorama è
arricchito dalle informazioni sulle diverse cime alpine visibili, dal
Massiccio del Monte Rosa fino al Monviso, passando per il Gran
Paradiso. Montagne che sarebbe altrimenti impossibile riconoscere, se
non si è appassionati, e che invece è bello scoprire; per esempio,
io non sapevo che il Gran Paradiso fosse visibile dalla città.
Il
bicerin al Bicerin
E questo lo consiglio sulla fiducia, non amando
il caffè (ebbene sì, una torinese che non beve alcolici né caffè,
capita). Una delle bevande tipiche di Torino, a base di crema di
latte, cioccolata e caffè, da gustare rigorosamente senza mescolare
gli ingredienti (altrimenti vi fate riconoscere come "stranieri").
Il posto migliore per provarla è il Bicerin, in piazza della
Consolata, per una sola essenziale ragione: è il locale che l'ha
inventato e ne custodisce la ricetta originale. Ma non è solo
bicerin, ovviamente; qui trovate anche esempi della lunga passione
dei torinesi per il cioccolato, con diversi dolci e cioccolatini a
base di cacao, acquisti non solo per golosi. E poi, dopo la sosta, avete tutta Torino a portata di mano.
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