Non solo
uno dei palazzi barocchi più belli di Torino, ma anche custode di
begli appartamenti, che sanno parlare al presente, senza trascurare
il passato. Nel Palazzo Saluzzo di Paesana, Officina 8A ha
realizzato un bel restauro al piano nobile, per una coppia con figli
già adulti, che di tanto in tanto li visitano. Demolito tutto quanto
aggiunto nel corso dei decenni, dai controsoffitti alle pareti, gli
architetti hanno riportato alla dimensioni originarie un ampio salone da 13 metri per 13 dotato di tre grandi archi. Di lì, "la decisione di valorizzare la bellezza di quest'involucro", come spiega l'architetto Jacopo Rossetti, che
ha seguito i lavori per lo studio torinese.
L'eliminazione dei
controsoffitti "ha messo in evidenza una stratificazione di
decorazioni, forse di epoche diverse, per cui abbiamo selezionato
quelli con gli elementi più caratterizzanti, con l'aiuto dei
decoratori". Al calore e all'eleganza che gli affreschi
restaurati regalano alle sale, si aggiunge il pavimento di legno,
anch'esso frutto di restauri: "I grandi quadroni sono in parte
originali e in parte ricostruiti e integrati grazie al lavoro di
aziende specializzate, che hanno restaurato legno dell'epoca"
spiega Rossetti. Un lavoro certosino, che ha restituito bellezza e
fascino.
La valorizzazione dell'"involucro", con il suo carico di storia, ha determinato la
composizione dell'appartamento. Il grande salone, in cui convivono
soggiorno e area pranzo, è il suo principale elemento d'attrazione,
"ancora più bello dal vero, con queste due grandi finestre che
lo inondano di luce" assicura l'architetto. Tutto l'arredamento
è su misura, realizzato riprendendo in parte la palette
dell'affresco sul soffitto; niente è lasciato al caso e l'incontro
tra l'eleganza del passato e il comfort moderno è armonioso, sottolineato anche dalle boiserie, anch'esse realizzate ad hoc, per regalare una raffinata atmosfera atemporale.
Al di là degli archi, c'è la cucina, realizzata nei toni del
bianco, "concepita come un blocco indipendente, sobria, per non
togliere l'attenzione al salone". Al di sopra della cucina, il
soppalco, uno degli elementi caratteristici delle belle
ristrutturazioni di Officina 8A nei palazzi d'epoca. È uno
spazio riservato al relax e ai figli in visita, si affaccia sul
salone attraverso la parte superiore dell'arco, protetto con un vetro
sagomato; lo si raggiunge grazie a una scala minimal, "che
rispetta l'involucro, per questo gli scalini sono mensole di lamiera
piegata, che diventano parallelepipedi di ferro in alto, il corrimano è
un taglio nella parete, l'illuminazione è realizzata in piccoli fori
sul muro".
Accanto alla scala, il blocco del soppalco contiene
quello che sembra un armadio a muro e che in realtà nasconde la
lavanderia, inserita così in modo discreto, in quello che sembra un
elemento d'arredo. La camera da letto e il bagno principale hanno in
evidenza il terzo arco, la cui curva l'armadio della camera segue;
tutti gli ambienti hanno così un legame con gli
archi, struttura antica del nuovo appartamento. Un ulteriore modo originale per far convivere il passato settecentesco e stile di vita contemporaneo nel cuore di Torino.
Le foto sono di Sabrina Gazzola.
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