FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando c'era il Gran Premio del Valentino di F1: un video del 1952

Non fu solo Montecarlo a ospitare i primi Gran Premi di Formula 1 in un circuito cittadino. Oltre al magnifico e glamorous circuito del Principato, tra gli anni '30 e '50 del XX secolo, ci fu anche il circuito cittadino di Torino, nel Parco del Valentino, che ospitava, però, gare extra-campionato. Vi parteciparono i più grandi piloti dell'epoca, da Alberto Ascari a Tazio Nuvolari, da Luigi Villoresi a Juan Manuel Fangio. In uno di questi Gran Premi torinesi avvenne uno degli episodi più leggendari dell'intera storia della Formula 1: Tazio Nuvolari tagliò il traguardo tenendo in mano il volante, spezzatosi da piantone dello sterzo.

Il circuito si sviluppava in gran parte nel Parco del Valentino: davanti al Castello, attuale sede della Facoltà di Architettura, c'è ancora segnata la posizione di partenza di Alberto Ascari, nel 1955. Lasciato il Castello, passava accanto al Borgo Medievale, scendeva al Ponte Isabella fino al ponte di Vittorio Emanuele III e passava per i corsi Massimo d'Azeglio e corso Vittorio Emanuele. "Strade tutte asfaltate, ottime, larghissime e tuttavia ricche di difficoltà – ce lo dicono le medie non molto elevate – per l'assenza di rettilinei veri e propri e per l’insidiosità delle curve, quasi tutte non rialzate, ed anzi taluna in contropendenza. In complesso un circuito ove, più che la velocità assoluta o la bontà della macchina, contava la valentia del guidatore, e la sua audacia; quindi più che adatto quale vaglio severo per il campionato italiano conduttori" scrivono le cronache dell'epoca, riportate dal sito web parcovalentino.com.

Un'idea di questo circuito così scenografico e dalle difficoltà degne dei grandi campioni di quel periodo, possiamo farcela grazie a questo video del Gran Premio del Valentino del 1952, vinto da Luigi Villoresi su Ferrari; si riconoscono numerosi scorci torinesi, si riscopre la passione automobilistica dei torinesi, non necessariamente legata alla grande industria che ha caratterizzato il suo XX secolo, si sente una certa emozione e un certo rimpianto per una Formula 1 più epica e più romantica.

Il video, lungo un paio di minuti, è su youtube e prima di vederlo ricordiamo che dall'11 al 14 giugno 2015, il Parco del Valentino ospiterà una grande kermesse dedicata alle auto e al loro rapporto speciale con la città e lo stesso Parco.

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