Ancora poco meno di un mese per
visitare
Belle époque, lo sguardo ironico di Dalsani, la bella
mostra che al Museo del Risorgimento di Torino racconta l'Italia dei
primi anni del Novecento e che chiuderà il 14 settembre 2014.
Siamo tra il XIX e il XX secolo, la fiducia della borghesia per il progresso sembra
incrollabile, le grandi trasformazioni, con l'introduzione
dell'automobile e dell'energia elettrica, parlano di un mondo in
vorticoso cambiamento, le guerre coloniali sono come un'eco lontana e
i primi movimenti operai non distolgono l'attenzione dall'ottimismo del periodo. A guardare questo mondo, con
occhio disincantato e ironico, c'è anche il monregalese Giorgio
Ansaldi, in arte Dalsani, autore di disegni, vignette, illustrazioni,
che spiegano, a un secolo di distanza, lo spirito di quegli anni.
Il
Museo del Risorgimento introduce Dalsani già nella parte finale
del suo percorso permanente, con alcune sue illustrazioni, sulle copertine di periodici satirici. Ma
l'approfindimento offerto dalla mostra permette di avere un'idea
originale e leggera dell'Italia del primo Novecento. La grande
politica internazionale illustrata attraverso la satira, il processo
di unificazione da terminare raccontato
con illustrazioni che dipingono l'Italia come una giovinetta
affidata a un prode bersagliere, il leone alato di San Marco, che
chiede di essere liberato presto dalle catene asburgiche. Si mescolano
satira, retorica e ironia, si intravede un'Italia in faticoso
processo di adattamento alle sue nuove dimensioni, al suo nuovo
status di Paese indipendente, al suo nuovo posto nel mondo; ma si
vede anche un'Italia che crede nel futuro, che ama divertirsi, che
non disdegna moda e civetteria.
L'attività di disegnatore di
Dalsani copre praticamente tutti i campi del disegno: non solo le
vignette satiriche per i giornali dell'epoca,
Il Fischietto su tutti,
ma anche cartelloni pubblicitari, figurini di moda, bozzetti per gli
spettacoli teatrali. Attraverso la sua opera si ha davvero un
affresco della società italiana dell'epoca: cosa amava, cosa
comprava, cosa leggeva, cosa aspirava a diventare. Oltre ai disegni
di Dalsani ci sono anche i costumi dell'epoca, i vestiti delle donne
e i cappellini del primo Novecento. I pannelli descrittivi illustrano
perfettamente, in modo sintetico, lo stile di vita della Belle époque
e il quadro di quell'Italia, conosciuta solo attraverso i libri di
scuola, è davvero più appassionante e suscita qualche sorriso e
qualche riflessione.
La mostra rimarrà aperta fino al 14
settembre 2014, il biglietto d'ingresso, unico per il Museo e per la
mostra, è di 10 euro (ridotto 8 euro); tutti i sabati e domeniche,
alle 15.30, ci sono visite guidate sia alla mostra che al Museo, per
4 euro, da aggiungere al costo del biglietto di ingresso ridotto (non
è necessaria la prenotazione, è sufficiente presentarsi in
biglietteria poco prima dell'inizio della visita; l'orario di
apertura del Museo è da martedì a domenica dalle 10 alle 18, chiuso
il lunedì. Tutte le info sul sito web
www.museorisorgimentotorino.it.
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