Bijoux, decorazioni per la casa e per matrimoni, quaderni, persino
un bellissimo bouquet da sposa. Non c'è niente che Annalisa Menin
non possa realizzare con la carta e devono esserci poche cose che non
le ispirino una declinazione in carta, la sua grande passione. L'ho
incontrata a un appuntamento organizzato dalla piattaforma dell'e-commerce A little market,
mi ha incuriosito il suo interesse per il collage e per la carta e mi
è piaciuto il suo entusiasmo travolgente (cosa sarebbe una passione
senza l'entusiasmo per portarla avanti?). Ci siamo riviste al Cortile
del Maglio,
da Cucito Condiviso, dove ci siamo conosciute e dove
Silvia Maiorana, la padrona di casa, stava preparando la nuova
collezione da presentare al Temporary Store Concept Fashion Design,
aperto fino al 23 dicembre, ma ha trovato un posticino per noi
(grazie, Silvia!). Ed è stato lì, che Annalisa mi ha spiegato anche
l'originale nome dato alla sua attività.
-à la c'Art, è
intuitivo, ma è anche divertente
Sì, vuole dire molte cose.
C'è il riferimento alla carta, ovviamente, al fatto che è 'alla
carta', cioè anche su richiesta. L'apostrofo, poi, sottolinea anche
il tocco artistico che dò a tutto il mio lavoro
- Un lavoro che
arriva da lontano
à la c'Art non è ancora il mio lavoro, mi
piacerebbe lo diventasse e mi sto impegnando affinché lo diventi,
cercando di essere presente nel web e di seguire corsi di formazione
anche per la gestione economica del business, che non è così
semplice. Però sì, la mia passione per la carta è nata quando ero
bambina, a memoria l'ho sempre avuta. Le cartolerie sono sempre state
il mio Paradiso: i quaderni, i diari, i pennarelli... mi facevano
impazzire! Poi, più o meno un anno fa, mi sono presa un anno
sabbatico: lavoravo nel settore didattico del Museo Regionale di
Scienze Naturali, che è stato chiuso a causa di un incendio. E ho
deciso di provare a realizzare qualcosa di mio, con la carta. Così
ho fatto il mio primo quaderno.
- Come è andata?
E'
stata una sfida, perché l'ho realizzato da completa autodidatta,
senza neanche avere un tutorial. Un giorno ho preso un gomitolo di
lana, forbici, squadre, bucatrice, una risma di carta colorata che
avevo in casa. Ho studiato cosa volevo fare, ho pensato come potevo
realizzarlo e ho provato a rilegare il mio primo quaderno. Siccome
volevo realizzare una cosa ecologica, ho utilizzato la lana per la
rilegatura. Tutti i miei lavori utilizzano prodotti ecologici o
riciclati, è un'altra delle cose a cui tengo. E poi la copertina è
stata un collage, che è una delle mie passioni sin dall'adolescenza.
Ho dovuto accettare sin da ragazzina di non essere brava quanto
vorrei a disegnare e mi sono così appassionata al collage, che,
volendo, è un'altra forma di disegno.
- E garantisce anche
lavori sempre unici!
Assolutamente sì! Il collage è anche
catartico, in qualche modo, un'immagine ti suggerisce quella
successiva, per cui non potrai mai realizzare un lavoro uguale
all'altro. Forse anche per questo mi riesce ancora difficile
staccarmi dai miei quaderni e dalle cose che creo, perché non ne
farò più uno uguale. Con i collage posso realizzare qualunque cosa!
Ho già realizzato vari poster, di varie dimensioni, per amici o
persone che conosco; per i poster mi succede una cosa strana, riesco
a essere più libera di esprimermi se conosco il committente, so
quali sono i suoi gusti e so cosa gli piace, inizio solo adesso a
pensare ai poster come prodotto da vendere.
- Chi acquista i
tuoi lavori?
Soprattutto le donne. Attraverso Internet sono
loro che mi chiedono cose su misura o mi suggeriscono cose che potrei
fare. Penso sia molto apprezzato lo stile vintage che imprimo ai miei
lavori con il collage: vado al Balon a cercare ispirazione, compro
giornali d'epoca e mi lascio poi andare alla creatività, a questa
fase per cui un'immagine ti suggerisce cosa vuole intorno. Mi è
stata richiesta anche una scatola con questo stile, era una normale
scatola d'imballaggio e con il collage l'ho resa praticamente unica.
-
Uno dei tuoi lavori più originali è il bouquet di carta per un
matrimonio!
E' anche uno dei lavori di cui sono più
orgogliosa. L'ho realizzato per la mia migliore amica sin dai tempi
dell'Università. E' stata lei a chiedermi di realizzare il bouquet
e mi sono documentata moltissimo per farlo, perché volevo una cosa
speciale. Sul web avevo visto bouquet realizzati con la carta dei
libri, poi nella libreria Nota Bene ho fatto un corso di botanica
della carta e mi si è aperto un mondo, con i vari tipi e le varie
proprietà della carta. Così ho realizzato 15 grappoli di piccole
peonie da 3 ciascuno, in rosaspina, una carta che assomiglia a quella
assorbente, e li ho legati insieme; ho scelto il bianco e il rosa
antico, che erano i colori del vestito da sposa, e il bouquet ha
avuto molto successo, sono stata davvero contenta. Per un altro
matrimonio ho realizzato anche i segnaposto, i menù, è stato un bel
lavoro, che mi ha aperto nuovi orizzonti e altre possibili
collaborazioni
- Quanto conta il web in un lavoro creativo come
il tuo?
Molto. Io ho un sito web, che in questo momento sto
ripensando e che è fatto da me al 100%, una pagina Facebook e un
profilo su Instagram e sono tutti molto utili per far conoscere il
mio lavoro. Sono anche su varie piattaforme dell'e-commerce, come A
little market e Dawanda. Se sei ben posizionata sui motori di
ricerca, il web è una bella opportunità per farsi conoscere, per
capire i gusti delle clienti, per spiegare cosa fai, la sua unica
pecca è che non permette di toccare con mano e in Italia c'è ancora
un po' di diffidenza, non tutti sono pronti a comprare senza
toccare.
Nei link seguenti,
il sito web (è in restyling, tenete il link per il futuro!),
la
pagina Facebook e il profilo
su
Instagram di à la c'Art.
Pubblicato su Made in TO