FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Raffaello. Il sole delle arti, la mostra dell'autunno della Reggia di Venaria

Un autunno di grandi eventi culturali e di mostre di forte impatto anche mediatico. La Galleria d'Arte Moderna ha annunciato Monet (1 ottobre 2015-31 gennaio 2016), la Reggia di Venaria Reale prepara Raffaello. Il sole delle arti, che sarà aperta dal 26 settembre 2015 al 24 gennaio 2016 e che porterà a Torino alcuni dei più celebri capolavori del pittore urbinate. Il fulcro della mostra, spiegano infatti dalla Reggia è costituito da un nucleo di opere di Raffaello, "che evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto". Vengono così illustrati gli anni della formazione, tra Urbino e l'Umbria, fino alla maturità del periodo romano, passando, ovviamente, per gli anni trascorsi a Firenze. Per spiegare la sua evoluzione, ci saranno non solo opere del pittore, ma anche dei suoi maestri, il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli.

E non si racconterà solo la parabola dell'urbinate nella pittura, ma si darà spazio anche alla sua creatività nelle arti applicate. Le sue opere furono infatti diffuse in Europa, attraverso gli arazzi, l'oreficeria, i mosaici, smalti, vetri, che testimoniano l'enorme influenza dell'urbinate nel loro sviluppo. Ci sarà uno spazio particolare per la maiolica istoriata, che, nel Cinquecento e Seicento, ebbero in Raffaello un punto di riferimento essenziale.

La mostra conterà su prestiti di numerosi musei come, per esempio, i Musei Vaticani, il Residenzschloss di Dresda, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Victoria and Albert Museum di Londra, la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il Museo Nazionale del Bargello e il Palazzo Corsini di Firenze, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, i Musei Civici di Pesaro e il Museo di Capodimonte di Napoli.