Nello skyline del
centro di Torino,
attira subito l'attenzione, perché è l'
unico campanile romanico
cittadino. In realtà
il campanile del Santuario della Consolata, è
l'unica testimonianza del romanico in città. Fu costruito
nel X
secolo, accanto alla chiesa di Sant'Andrea,
ai bordi settentrionali
delle mura romane della città. Poi la chiesa fu riedificata e
modificata varie volte, fino ad assumere l'aspetto barocco di oggi,
che ha poco a che vedere con la
severità romanica del campanile, staccato dall'attuale edificio
religioso. Una
distanza di stile e di epoca, che la separazione
fisica evidenzia, senza creare disarmonia.
Il campanile è
alto
40 metri ed è diviso in
sette fasce, ognuna delle quali decorate dai
caratteristici
archetti romanici; nelle fasce più basse non ci sono
aperture, se non
feritoie, che avevano anche un
carattere difensivo,
nelle fasce più alte sono invece presenti
bifore e trifore. Nella
cella campanaria, all'ultimo piano, ci sono nove campane, di queste,
la maggiore, è
la campana più grande del Piemonte, insieme a quella
della Basilica di San Gaudenzio a Novara, ed è
una delle campane più
grandi d'Italia.
Salire agli ultimi piani del campanile è
piuttosto
agevole e non costa fatica neanche alle persone meno
allenate: lungo il perimetro quadrato della torre corre
una scala di
legno, piuttosto stretta, ma facile da salire e da scendere. Quando
si arriva all'ultimo piano, prima della cella campanaria, viene da
dire:
Ma siamo già arrivati?! La
visione di Torino dall'alto è magnifica:
le Alpi su un lato, la collina e Superga dall'altro. Da una parte
la
città del nuovo secolo, con i suoi grattacieli di vetro e acciaio e
le torri del Villaggio Media di Spina 3, dall'altra
la Torino
storica, con le cupole barocche e i campanili, San
Lorenzo, la Cappella della Sindone, il Duomo, San Maurizio, il grattacielo di
piazza Castello. Ma
il lato più fascinoso è quello in cui si è
vis
a vis con
le cupole della Consolata, mai viste a
distanza così ravvicinata. E poi ci sono
i tetti di Torino, tra
Ottocento e Novecento, con i loro abbaini, che fanno pensare
facilmente a
una città francese.
Il campanile della Consolata
non è aperto al pubblico, è una proprietà privata del Santuario e viene aperto
in esclusiva per gli apericena di
Somewhere Tour&Events: si sale accompagnati
da una guida turistica, che racconta la storia del complesso religioso e, una volta arrivati al penultimo piano, appena sotto la cella campanaria, illustra
lo skyline cittadino, con curiosità storiche e artistiche. E un apericena sul campanile,
nelle luci del tramonto che illuminano le cupole e la collina, mentre
un musicista suona il sax e si piluccano
stuzzichini dolci e salati
(e se non bevete alcolici ci sono anche aperitivi analcolici, oh
yess!), ammirando l
o straordinario panorama di Torino dall'alto, a 360°, da una posizione
insolita ed esclusiva, vale davvero la pena. Anche se, come nel mio caso, è toccata
la giornata più gelida del tiepido inverno 2016!
Per
info e prenotazioni sugli apericena sul campanile della Consolata, il sito web è
www.somewhere.it.
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