Mancano pochi giorni alla chiusura di
Spritelli Amorini Genietti Cherubini (se non l'avete
ancora visitata, avete tempo fino al 5 giugno!) e il
Museo Accorsi –
Ometto annuncia già la
prossima mostra, che segna il debutto di un
ciclo,
I Maestri dell'Accademia Albertina, dedicato ai docenti più
importanti dell'Accademia e che si svilupperà con mostre in
contemporanea nelle due sedi.
Dal 15 giugno al 4 settembre 2016,
il primo maestro della rassegna sarà
Andrea Gastaldi, per una mostra
dal titolo vagamente esiodeo:
Andrea Gastaldi. Le opere e i giorni.
"Per circa 30 anni insegnante di pittura all'Accademia
Albertina, Andrea Gastaldi (1826-1889) aggiornò con un'impronta
cosmopolita l'arte italiana attraverso prolungati soggiorni di studio
(tra cui una decina d'anni trascorsi a Parigi), inserendo quei nuovi
stilemi estetici, prima romantici poi realisti, che venivano ad
affermarsi in tutta Europa" spiega il comunicato stampa che
annuncia la mostra.
Al Museo Accorsi-Ometto, la sezione della
mostra si intitolerà
Un sodalizio d'amore e si concentrerà sul
rapporto artistico e affettivo di Gastaldi con la moglie parigina
Léonie Lescuyer: "Articolato in sezioni rappresentative il
percorso espositivo evidenzierà sia quel realismo di figura espresso
con sentimento e partecipazione emotiva, sia la pittura di paesaggio
in cui la natura è descritta e raccontata non solamente da un punto
di vista scenografico". Sia al Museo Accorsi che all'Accademia
Albertina
saranno presenti i lavori di Léonie Lescuyer, che "grazie
al suo temperamento e all'originalità dell'ispirazione a cui fa
ricorso, occupa tuttora un posto particolare
nella storia dell'arte
animalista, con un linguaggio solido e spoglio di retorica ma ricco
di compartecipazione emotiva".
All'Accademia Albertina, si
analizzerà l'aspetto internazionale dell'opera di Gastaldi, con una
sezione della mostra intitolata
Un artista internazionale.
Verranno evidenziate non solo le doti dell'artista con frequentazioni
internazionali, ma anche
il ruolo del docente che ha formato gli
artisti più importanti di Torino, tra la fine dell'Ottocento e la
prima metà del Novecento: "Qui troveranno posto, in stretto
dialogo con le opere dei grandi maestri in esposizione permanente
nelle sale auliche della Pinacoteca, i soggetti a contenuto etico –
religioso e le grandi tele di ispirazione storico- letteraria che,
con interpretazione neoromantica, hanno esaltato le virtù civiche e
morali delle epoche passate".
L'appuntamento, dunque, è per
il 15 giugno!
Commenti
Posta un commento