FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando i tram di Torino erano trainati dai cavalli

Torino è sempre stata una città di tram. Probabilmente, per noi cresciuti in periferia, il tram è anche uno dei primi ricordi dell'infanzia; almeno, io ricordo quando da Barriera di Milano si andava in centro e si saliva su questi veicoli alti e verdi, che andavano sui binari!

Tanto è stato l'entusiasmo cittadino per questo mezzo di trasporto pubblico che i primi tram erano addirittura trainati da cavalli. Furono introdotti nel 1871 e collegavano il centro con la Barriera di Nizza, nella periferia meridionale della città. Di lì il successo fu tale che nel 1890 Torino arrivò ad avere una rete di 58 km e due società che gestivano il trasporto pubblico in concorrenza, la SAEAI e la Belga. La SAEAI utilizzò sin da subito vetture che funzionavano a elettricità la Belga ebbe anche tram tirati da cavalli.


Di tanto in tanto si trovano ancora nella Rete fotografie di questi primi veicoli, con i cavalli: sono carrozze eleganti, che potevano trasportare poche decine di persone e che però sono simboli di un'intuizione geniale. Un trasporto pubblico su rotaia anche in città, che con il tempo si sarebbe evoluto fino a essere il meno inquinante di tutti i trasporti pubblici cittadini. C'è stato un momento in cui la città ha avuto ben 18 linee tramviarie, che collegavano il centro alle borgate: fateci caso, quando guardate qualche cartolina d'epoca, difficile che non ci sia nell'immagine anche un piccolo tram.

Poi, chissà cosa è successo ultimamente, si è preferito investire sul trasporto di gomma, più lento, più inquinante, più soggetto all'andamento del traffico privato. Si è anche investito su vetture francamente dimenticabili e di pessimo design, come il 4, disegnato probabilmente da chi non ha mai preso un tram in vita sua (mi piacerebbe vedere i designer sul 4 in ora di punta, seduti sui sedili paralleli ai lati lunghi della vettura!); veicoli lunghissimi, mastodontici e lenti, in grado di far sedere poche persone tra tutte quelle trasportate. Si tornerà un giorno a investire seriamente sui tram e vedremo tornare questi veicoli affascinanti, veloci nei viali della città, e poco inquinanti?

In questa cartolina, intanto, uno dei primi tram, da cui tutta la storia è iniziata, con ben visibili i nomi della stazione di partenza e di quella di arrivo. E se la storia dei tram torinesi vi incuriosisce e vi appassiona, c'è un sito che racconta tutto quello che c'è da sapere, www.tramditorino.it.


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