Per evitare che il
Parco Dora diventi
una
grande incompiuta, un'occasione persa per rendere un'area ex
industriale di nuovo attraente e suggestiva, il Comune di Torino ha inserito il suo completamento
nella lista dei 44 progetti di AxTO, che, finanziati dal Governo, dovranno migliorare la qualità della vita nelle periferie. In particolare, l'Amministrazione torinese chiede il finanziamento per completare l'
area Valdocco Nord B, compresa tra il fiume Dora (la cui stombatura definisce "imminente"), corso Mortara e il bel viale della Spina 3.
L'intervento nell'area
sarà
rilevante per tutta la città, spiega il Comune, grazie alla posizione strategica
dell'Area Valdocco, vera e propria
porta d'ingresso al Parco dalla
Spina 3. "Se si considera da un lato che è stato recentemente
portato a termine l'ultimo tratto dell'arredo verde e ciclabile del
confinante Passante Ferroviario (che collega trasversalmente da nord
a sud la città) e dall'altro lato che la Cassa Depositi e Prestiti
ha in corso l'assegnazione dei lavori per la rimozione, a carico di
soggetti privati, del grande plateatico industriale dismesso che
attualmente copre il tratto di fiume Dora che delimita l'area in
oggetto, ecco allora che la realizzazione del Lotto Valdocco Nord sub
B appare l'
ultimo tassello mancante, una sorta di
strategica
'cerniera', di una riqualificazione urbana particolarmente vasta,
complessa ed attesa dai cittadini".
Il Parco Dora viene
definito "una grande opera strategica" all'interno di Spina
3, che "risulta essere tra le
opere di maggior rilevanza
urbanistica realizzate a Torino". Tra le caratteristiche del
Parco, il Comune segnala la
sinergia tra pubblico e privato: "Il
grande centro commerciale oltre che la nuova sede della Curia
Vescovile di Torino sono stati finanziati da operatori economici
privati" e sarà realizzata da privati anche la stombatura della
Dora. Nella sua relazione, la Città insiste sul ruolo di
"connessione e ricucitura paesaggistica" che rappresenta
l'area Valdocco, "'portale d'ingresso' al Parco Dora da parte di
coloro che vi giungono percorrendo il nuovo viale urbano della Spina
Centrale, consentendo di
valorizzare l'imminente stombatura,
da parte di operatori privati, del tratto confinante del Fiume Dora
che risulta attualmente precluso da una massiccia soletta in cemento
appartenente all'insediamento industriale pregresso. Inoltre, tale
proposta progettuale, oltre a permettere il completamento degli
interventi previsti dal progetto complessivo di bonifica e di
valorizzazione paesaggistica del sito, consente anche la
realizzazione ed il completamento del sistema della
viabilità
ciclabile locale, da tempo posto in essere gradualmente dalla Città
attraverso l’articolato sistema di 'direttrici' e 'circolari'
ciclabili previste dal
Progetto Biciplan approvato dalla Città
nell'ottobre 2013".
Tutto il progetto per l'Area Valdocco
segue una
logica smart, molto cara alla Torino contemporanea: "Le
pavimentazioni previste sull'area saranno
fotocatalitiche (ovvero
contenenti nano-polimeri di biossido di titanio, in grado di
disattivare le polveri sottili), i corpi illuminanti saranno a
led
mentre i
nuovi impianti arborei verranno stabilizzati nel suolo
attraverso cavetti sotterranei per evitare lo spreco di legname
legato all'obsoleto impiego di pali tutori in legno. Inoltre, tra le
migliorie richieste in sede di gara, si chiederà, con ogni onere in
capo all'impresa aggiudicataria, il
costante monitoraggio delle
attività di cantiere (ore motore dei mezzi d'opera, chilometraggio
dei materiali in fornitura, consumo di acqua, spostamenti casa-lavoro
degli operai, ecc.) da parte di uno specifico Responsabile Ambientale
di Cantiere (R.A.C.) che si interfaccerà costantemente con le figure
istituzionali del Direttore Lavori e del Coordinatore della
Sicurezza. Al termine delle lavorazioni, il R.A.C. calcolerà la
carbon footprinting dell'opera (tonnellaggio di anidride carbonica
immessa in atmosfera) ed individuerà le conseguenti
opere di
compensazione ambientale a cui è tenuto, a proprie spese, il
soggetto aggiudicatario (piantamento di nuovi alberi, realizzazione
di spazi fitness, ecc.) in base a quanto previsto dal Progetto Smart
Tree, approvato dalla Città nel dicembre 2013".
L'area
Valdocco è già protagonista di due "
innovative attività
sperimentali mirate da un lato alla bonifica dei suoli attraverso la
tecnica della
fytoremediation (durata 3 anni, in collaborazione con
la Facoltà di Scienze Agrarie di Torino, A.R.P.A. ed Istituto di
Pioppicoltura di Casale Monferrato), e dall'altro lato alla
coltivazione di specie vegetali direttamente su macerie industriali
frantumate addittivate con compost derivante da rifiuto urbano
(progetto classificato come
Best Practice all'interno del progetto
europeo Brownfield a cui la Città ha aderito nel periodo Team
2009-2011).
Commenti
Posta un commento