L'
ex INCET voleva essere un
polo dell'innovazione,
intorno alla grande piazza interna, a pochi passi dal
Museo Ettore
Fico e dai
Docks Dora, in piena Barriera di Milano, e l'obiettivo è
stato raggiunto. Nell'ex INCET sbarca
EDIT, un progetto che intende
diventare un
punto di riferimento nel panorama enogastronomico di
Torino e che, come ben nota il comunicato stampa, si inserisce in
quell'
asse dell'innovazione che, attraverso
la Spina Centrale,
va dal
Politecnico fino alla Stazione Dora, pronto a trasformare la città
"in uno dei poli dell'innovazione culturale e d'impresa
dell'Italia".
EDIT, dal latino "mangia" (e
acronimo di Eat Drink Innovate Together), trasformerà l'ex INCET in
uno spazio immersivo,
con cinque aree principali, cocktail bar,
ristorante con cucina a vita, quattro cucine/laboratori artigianali,
una cucina-show e un birrificio con pub e panetteria. La novità è
che
tutte le aree offriranno agli utenti esperienze interattive, non
si sarà semplici spettatori, insomma, ma
si potrà scegliere anche
di essere attori e cimentarsi nella produzione della birra o nella
preparazione dei piatti in cucina. Una proposta innovativa, che
permetterà di
condividere momenti, esperienze, idee, tra
professionisti e appassionati e offrirà spazi per esperimenti e
contaminazioni. Uno degli obiettivi di EDIT sarà infatti offrire
alle piccole realtà artigianali
la possibilità di affittare gli
impianti e gli strumenti per svolgere il proprio lavoro.
È
interessante come questo
concetto innovativo nel rapporto con il cibo
si sviluppi
in un edificio ex industriale, che
il Comune di Torino ha riqualificato negli anni scorsi, dando enfasi a
una grande piazza
centrale coperta, un tempo manica centrale dell'INCET; come verranno
adattati gli spazi riqualificati? EDIT occuperà
due piani della
struttura, affacciati sulla piazza interna. "L'ampiezza degli
spazi industriali ha permesso di progettare ambienti ariosi
arricchiti da grandi vetrate. I due piani della struttura sono
collegati da uno
scenografico scalone centrale che permette a chi
entra di percepire subito una pluralità di esperienze e di respirare
il
concept innovativo proposto da EDIT anche
attraverso
le soluzioni di design che contraddistinguono i vari
ambienti" spiega il comunicato stampa. Che illustra anche
la
distribuzione delle cinque aree di EDIT nell'edificio:
al piano terra
ci sarà la
panetteria-caffetteria (bakery café), "un
laboratorio di panificazione e pasticceria con spazio caffetteria
aperto al pubblico, che si ispira ad una
cucina naturale, vegetariana ed organica, realizzato in stretta
collaborazione con Lavazza che ha consentito anche il coinvolgimento
diretto di Pietro Leemann, il quale firmerà
le ricette sia food che drink"; il
birrificio artigianale sarà
"punto d'incontro dei birrai itineranti, i cosiddetti
gipsy
brewers che qui potranno realizzare le proprie birre artigianali e
proporle in vendita al pubblico. Questo birrificio, particolarmente
innovativo, intende mettere in condivisione le
facilities di
produzione, dando l'opportunità di conoscere i segreti delle birre
artigianali e di poter produrre direttamente la propria birra,
gustandosela in compagnia anche negli stessi spazi di EDIT. Sul lungo
bancone che percorre l'intera birreria si posizionano 19 spine, che
proporranno altrettante birre artigianali, in parte prodotte
internamente sotto la guida di un esperto mastro birraio oppure
provenienti dai migliori birrifici del mondo"; il
pub, accanto
al birrificio, con cui si fonde in un unico spazio con circa 200-250
posti, offrirà una " ristorazione 'pop' di qualità con le
ricette dei lievitati firmate da Renato Bosco".
Al piano
superiore ci saranno il
Cocktail bar, che avrà anche "una
cantina a vista e una sala esclusiva, per metà sospesa nel vuoto e
posizionata strategicamente tra il bar e il ristorante"; il
ristorante annullerà "ogni barriera tra sala e cucina per
svelarsi ai suoi ospiti grazie a una cucina centrale a vista
circondata da sedute al bancone. È stato pensato per offrire una
proposta innovativa e sperimentale di alta qualità: un’idea di
ristorazione a metà strada tra il bar e il ristorante. Parole
d'ordine: qualità, innovazione, condivisione, sperimentazione e
accessibilità. Il ristorante sarà guidato dai Costardi Bros
(Christian & Manuel), unici chef stellati della provincia di
Vercelli"; il quinto spazio,
Cucine condivise, proporrà "4
cucine professionali completamente attrezzate, a disposizione di
privati e professionisti, che si affacciano su un'ampia sala
centrale di 140 mq circa, che ospita anche una cucina a vista
immaginata per eventi di showcooking e momenti di formazione. Questo
spazio è stato immaginato per rispondere a specifiche esigenze di
numerose start up e piccole imprese operanti nel mondo della
ristorazione e del catering che spesso non hanno a disposizione spazi
e mezzi sufficienti per rivolgersi a una clientela più ampia".
EDIT nasce da un'idea di
Marco Brignone, imprenditore torinese
proveniente dal settore bancario, che ha avuto un'intuizione a suo modo
geniale:
l'applicazione del co-working e dell'economia condivisa (la
cosiddetta
share economy) al mondo del cibo Funzionerà? Se fosse un
successo, il
format sarebbe già pronto per superare i confini di
Torino e arrivare ad altre città, non solo italiane. L'
inaugurazione
è prevista
per l'autunno 2017. Inutile dire che Rotta su Torino
seguirà il progetto con attenzione e passione.
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