Se c'è una piazza
sempre in fieri a
Torino, è
piazza XVIII dicembre (se non sapete
perché si chiama così, cliccate il link). Sarà la posizione di
snodo di
percorsi, al confine tra il centro storico e Cit Turin, tra il
traffico ferroviario e quello cittadino e, nel XXI secolo, tra
il traffico di superficie e quello sotterraneo
della metropolitana e
della nuova stazione di Porta Susa.
L'immagine, da Street View di Google Earth
La sua immagine è sempre stata
collegata
alla presenza della ferrovia: l'antico edificio della Stazione,
in funzione fino a pochi anni fa,
chiude la prospettiva di via
Cernaia, quasi a enfatizzare la sua importanza (
via Cernaia, del resto, era una sorta di
ingresso alla città, per chi arrivava a Torino da Milano). L'
omogeneità
architettonica, cara alle piazze ottocentesche di Torino, si è
tenuta fino agli anni 60, quando all'angolo con via Cernaia, venne
costruito il
grattacielo della RAI, ancora oggi uno degli edifici più
alti della città, tutto
in vetro e acciaio, a sottolinearne lo
slancio verticale.
Le
foto e cartoline d'epoca reperibili nel
web, in particolare sul thread
Torino Sparita di skyscraperscity.com,
mostrano una piazza XVIII dicembre profondamente diversa da quella a
cui siamo abituati. L'
assenza delle fermate degli autobus e dei tram,
al centro, e della grande aiuola rotonda che ne distribuisce i percorsi,
adesso arricchita dalla grande
scultura Punt e Mes donata dal Gruppo
Armando Testa, dà l'idea di uno spazio
molto più ampio e di una
continuità che è andata perduta. E d'altra parte, il
cavalcavia, che superava la ferrovia e metteva in collegamento il
centro con Cit Turin,
spezzava la continuità visuale, interrompendo
un po' brutalmente la piazza.
Il ponte sulla ferrovia non c'è più
da alcuni anni, l'antico edificio della stazione è stato sostituito
dalla
moderna struttura in vetro di Porta Susa, una delle stazioni
moderne più belle e avveniristiche d'Italia (e anche d'Europa!), il
grattacielo della RAI è ormai abbandonato, lo
skyline si è
arricchito di alti edifici su corso Inghilterra, a iniziare dal
grattacielo di Intesa Sanpaolo. Tante cose sono cambiate su piazza
XVIII dicembre, chissà se in meglio, chissà se in peggio. Certo,
come sempre fa un po' impressione vedere la Torino com'era, pensare a
come siamo stati, a cosa abbiamo perduto e cosa abbiamo guadagnato.
Poi rimane l'idea che chissà se questa sarà la
versione definitiva
di questa piazza così frequentata e così animata.
Commenti
Posta un commento