Da una costola di
Piranesi. La fabbrica
dell'utopia,
in corso alla Galleria Sabauda dei Musei Reali
fino
all'11 marzo 2018, è nata
Le meraviglie di Roma, appena inaugurata
alla
Biblioteca Reale. È una mostra che parla di tante cose, la
prima è quanto sia importante avere
persone aperte e creative nei
posti giusti, persone che sappiano valorizzare il patrimonio che
curano e che sappiano interagire e cogliere le occasioni. Come ha
tenuto a chiarire in conferenza stampa il direttore
Giovanni Saccani,
Le meraviglie di Roma è una mostra
costata zero euro, perché espone
documenti che sono
patrimonio della Biblioteca Reale. E li valorizza
a completamento di un'altra mostra, quasi come
una specie di
spin-off: se alla Galleria Sabauda ci sono le incisioni e i disegni
che
raccontarono Roma al Settecento e che ancora oggi
influenzano
l'immagine che abbiamo della Città Eterna, alla Biblioteca Reale i
documenti raccontano "non tanto la Città Eterna in sé quanto
il suo legato eterno". Un gioco di parole che rende l'idea di
questa mostra.
Nelle due sale del
caveau della Biblioteca,
Le
meraviglie di Roma presenta
una settantina di opere di grande valore:
disegni, dipinti, fotografie, che parlano della Caput Mundi e
dell'immaginario che l'ha accompagnata nei secoli, influenzato
da
Vitruvio prima e
mediato da Piranesi poi: Vitruvio che codifica
l'architettura antica, Piranesi che le dona la grandiosità e la
decadenza, fino alla rovina cara ai romantici. Ci sono
opere
prestigiose come la prima edizione italiana illustrata delle
Passeggiate romane di Stendhal, i disegni di F
ederico Zuccari,
Gaspard Van Witter,
Bernardo Bellotto, le prime fotografie di Roma,
tra cui quella della britannica
Mary Spencer Warren, che fu la prima
fotoreporter a fotografare la Famiglia Reale Britannica;
largo spazio
per gli obelischi della capitale, per piazza San Pietro e per la
Colonna Traiana; c'è anche un
piccolo manoscritto miniato del XV
secolo, in cui la Basilica di San Pietro è riprodotta prima
dell'intervento michelangiolesco. In due tavoli con vetrina, in una
delle due grandi sale, c'è il collegamento con la mostra di
Piranesi, con una tavola tratta dalla sua
Della magnificenza ed
architettura de' Romani, mentre nell'altro c'è
una grandiosa pianta
dell'Ottocento dei Fori Romani, che fa il punto della situazione
sulle conoscenze e le rovine dell'epoca, quando
non c'era ancora la
via dei Fori Imperiali a rovinare per sempre l'unitarietà di quel
complesso incredibile (inutile dire che me ne sono innamorata). Un
fascinoso excursus plurisecolare su quello che
Roma ha rappresentato
per la cultura europea e su quanto continui ancora a
influenzare il
nostro immaginario di architettura e di bellezza.
Le meraviglie
di Roma è in Biblioteca Reale, in piazza Castello 191 (ma il
biglietto d'ingresso si acquista alla Biglietteria dei Musei Reali,
nell'adiacente piazzetta Reale),
fino al 7 aprile 2018. L'
orario di apertura è
lunedì-venerdì ore 8-19, sabato ore 8-14 (l'orario della
biglietteria è martedì-domenica ore 8.30-19.30). Il
biglietto è
compreso in quello dei Musei Reali e costa 12 euro, ridotto 6 euro
(18-25 anni), gratuito per under 18, possessori delle tessere
Abbonamento Musei, Royal Card e Torino+Piemonte Card.
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