Avete già visitato
Un'altra armonia,
il nuovo
allestimento permanente che la
Galleria Sabauda ha dedicato
ai
Maestri del Rinascimento in Piemonte? L'avevo presentato
su Rotta su Torino quando era stato inaugurato, ma solo qualche giorno fa,
essendo in giro in centro, sono riuscita a visitarlo con calma. Le
sorprese migliori si hanno quando si entra in un Museo per far
passare il tempo, in attesa di un appuntamento, come è successo a me
(potenza anche dell'
Abbonamento Musei, che permette di entrare nei
Musei di Torino e del Piemonte tutte le volte che si vuole, durante
l'anno di validità).
Un'altra armonia si trova al piano terreno
della Galleria Sabauda e ospita le
tele dei pittori che lavorarono
nella nostra regione
dal XV al XVIII secolo. Un bel modo di
ripercorrere
la storia di Torino nei suoi secoli cruciali, quelli che
la videro diventare
capitale dei Savoia e poi videro la
costruzione
della sua nuova immagine; nelle sale, passando dall'arte gotica a
Macrino d'Alba e poi a Defendente e Gaudenzio Ferrari, è possibile anche
comprendere come la
peculiare posizione geografica di Torino, più vicina
di altre città alle
influenze dell'arte nordica e, allo stesso
tempo, non troppo lontana da non sentire
i venti di rinnovamento del
Rinascimento italiano, abbia reso originale la sua arte.
Il percorso è organizzato
in modo
cronologico, una scelta intelligente, perché permette di seguire
l'evoluzione del gusto e delle tendenze, dall'oro gotico al rosso
nordico, fino alle proporzioni rinascimentali e alle influenze
romane. Colpiscono l'eleganza del gotico e le grandi tele di Macrino
d'Alba, con i loro
colori accesi e con
i paesaggi e le architetture
che ricordano la pittura romana; mi ha sorpreso
l'influenza della
pittura fiamminga nei primi quadri di Defendente Ferrari, perché,
tra tanto Rinascimento e Barocco non ho mai pensato a Torino come
l
uogo di passaggio di culture diverse. E poi Gaudenzio Ferrari, il
maestro che segna il punto più alto del Rinascimento e la pagina che
si apre al manierismo.
Un'altra armonia è davvero
ben
organizzato, con
pannelli che spiegano bene l'evoluzione della storia
dell'arte in Piemonte.
Mi è piaciuto molto anche l'allestimento, che
crea, nel reticolo regolare di pilastri e volte, nove sale dalle pareti chiare, così da far risaltare gli ori e
i colori accesi delle epoche che si succedono. Sono sale piccole, che
si aprono una dopo l'altra; una sala fa già intravedere le opere di
quella successiva,
spingendo a continuare il viaggio nell'arte
piemontese, creando prospettive nuove che giocano con le epoche e
che, in fondo, partecipano al gioco di quelle epoche, in cui
la
prospettiva era protagonista dell'arte e del programma politico che
spesso la utilizzava.
Un posto in cui tornare, per scoprire e
approfondire l'arte piemontese, le sue influenze e la sua
peculiarità.
Un'altra armonia è nella Galleria Sabauda, ai
Musei Reali, in Piazzetta Reale 1. L'
orario d'apertura è martedì-domenica ore 8.30-19.30; lunedì chiuso. Il
biglietto costa 12 euro, ridotto 6 euro, gratuito per under 18, possessori delle tessere Abbonamento Musei, Royal Card, Torino + Piemonte.
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