Dopo
le anticipazioni del Salone Internazionale del Libro, arrivano quelle
dell'altro
grande evento torinese dell'anno,
Terra Madre Salone del
Gusto, che si terrà
dal 20 al 24 settembre 2018. Il
tema conduttore
di questa dodicesima edizione sarà
Food for Change, Cibo per il
Cambiamento. "Nel 1996 Slow Food organizzava la prima
edizione del Salone del Gusto a Torino per sostenere le
piccole
produzioni alimentari di qualità, messe a dura prova dal mercato
globale, nel 2018 l’obiettivo è rendere sempre più protagonisti
del processo produttivo
anche i co-produttori. Come? Invitando tutti
a partecipare e riflettere. Abituati a sentirci l'ultimo anello della catena, siamo sempre più
inclini ad accettare quel che propina il mercato. La
vera notizia è
che il mercato siamo noi e noi possiamo (e dobbiamo)
condizionarlo.
Attraverso le nostre scelte" spiega il comunicato stampa di Slow
Food,
più militante che mai. Militante non solo per le
politiche
alimentari, ma anche per quelle
ambientali, strettamente legate alla
produzione del cibo e alla sua
sostenibilità.
Dato il successo
dell'edizione diffusa, anche nel 2018 il Salone del Gusto si terrà
in diverse sedi torinesi. Si tornerà al
Lingotto Fiere con il
Mercato, perché, spiega il Segretario Generale di Slow Food Italia
Daniele Buttignol nel comunicato "L'obiettivo principale è
raggruppare Mercato, Presìdi, forum di Terra Madre, e tutte le
attività con un maggiore ingombro, in uno
spazio fisico più
raccolto: nel 2016, al netto del grande successo dell'evento, era
emersa la difficoltà di rappresentare ai tanti visitatori
il
messaggio di Slow Food e l'invito a 'mettersi in gioco', a farsi
coinvolgere. Per l'edizione 2018, inoltre, le nuove normative
relative alla
sicurezza degli eventi nei luoghi pubblici avrebbero
ulteriormente frazionato la dislocazione delle iniziative. La
priorità, in fase di valutazione delle possibili sedi, è stata
dunque individuare una location capace di accogliere più attività.
Al contempo si è rafforzata l'idea di creare le condizioni per
sollecitare quanti più attori possibili a farsi protagonisti
dell'evento, sia nella città sia nella regione intera". Le
attività didattiche saranno nel
Palazzo della Giunta Regionale in
Piazza Castello, l'
Enoteca tornerà a
Palazzo Reale,
le
Conferenze, organizzate con il
Circolo dei
Lettori, saranno di nuovo in centro e saranno in città, ma non è
ancora stata comunicata la sede, anche i Laboratori del Gusto.
Un'anticipazione: tra le sedi dell'edizione 2018 ci sarà anche la
Nuvola Lavazza, che sarà inaugurata quest'anno e che appartiene a
un'azienda che è sempre stata accanto al Salone del Gusto.
I
primi numeri raccontano che gli espositori saranno oltre 900, con
produttori dei Presidi Slow Food e Comunità del cibo, provenienti da
oltre 100 Paesi. I delegati di Terra Madre saranno 7000 e
arriveranno da 143 Paesi.
Belli anche
i manifesti dell'edizione
2018: sono due, ideati dall'azienda creativa torinese
Undesign e si
ispirano al
Cinquantenario del Maggio Francese. Al centro di
entrambi, le
mani, che "rappresentano
la
cultura del fare, ed è questo
il loro potere rivoluzionario: oggi
come cinquant'anni fa, quando occupavano i manifesti del Maggio
francese. Ogni mano, ogni persona, decide come utilizzare il suo
pollice opponibile: quel dettaglio che ci definisce come specie umana
e che si è evoluto per poter usare gli utensili, fino ad approdare
ai like dei social media".
Nel primo c'è una mano sola, "la
mano
stretta in un pugno che vuole rivendicare l'importanza del
cibo come
motore di cambiamento sociale e che per la manifestazione
di Slow Food evolve in una mano che impugna i frutti della terra o
una forchetta, un cucchiaio, le bacchette...". Nel secondo, alla
mano sola si aggiungono "altre che
salutano e accolgono, che con
le dita a V esprimono vittoria, si uniscono in corteo e diventano
un
linguaggio dei segni in movimento, online e offline. Mani che sono
all'apice di braccia alzate, come a rispondere
'io ci sono' all'invito alla partecipazione che viene lanciato nell'edizione
di quest’anno di Terra Madre Salone del Gusto".
Il programma e i suoi dettagli saranno svelati
durante una conferenza
stampa a giugno. Le prime anticipazioni, però, fanno
venire voglia
che sia già settembre e ci sia di nuovo quel clima di curiosità,
condivisione e rivendicazione che ha animato Torino nel 2016.
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